Ma Leopardi incontra anche bellissime signore che lo infiammano, lo animano di nuove speranze, gli ispirano sentimenti che non conosceva, gli danno vita al cuore, lo spingono ad azioni che non aveva mai fatto e per questo prolunga il suo soggiorno in città. La nobildonna è la contessa Teresa Carniani Malvezzi, non più giovane, che si lega al poeta di un’amicizia tenera e sensibile che è per lui un’illusione meravigliosa, tanto da vivere in una specie di delirio, un abbandono tranquillo, un amore senza inquietudine, una grande stima reciproca perché la contessa ama ed intende molto le lettere e la filosofia.
Ci confidiamo i nostri segreti, i nostri difetti, ha risuscitato il mio cuore, dopo un sonno anzi una morte completa durata per anni scrive in una lettera al fratello Carlo nel 1826.
Questo rapporto viene interrotto freddamente da parte della contessa, tanto che Leopardi scrive di lei all’editore Papadopoli usando toni di disprezzo e parole molto offensive: si è reso conto che le sue confidenze sono servite per sparlare di lui e ne dice tutto il male possibile.
Leopardi a Bologna è sensibile alla bellezza ed alla grazia femminile, tanto da chiedere alla contessa Anna Pepoli Sampieri un invito per un concerto al Casino dei Nobili per una donna distinta per un paio d’occhi che a me paion belli come pure la sua persona stessa. La contessa fa presente la cosa al fratello Carlo, che procura l’invito al poeta. Nella lettera del 15 aprile 1826, Leopardi ringrazia infinitamente l’amico e contemporaneamente si scusa perché era intervenuto a favore di una donna non ben accetta in società, in quanto aveva abbandonato il marito: infatti alloggiava da sola nello stesso edificio del poeta.
Si accusa del proprio ingenuo comportamento, venendo a conoscenza in un biglietto di risposta dello stesso Pepoli, a quali signore era concesso l’ingresso alla Accademia dei Felsinei e ai luoghi di eccellenza della città. Leopardi non è esperto di regole sociali provenendo dal chiuso mondo di Recanati, ma qui a Bologna si apre e spera d’iniziare un nuovo periodo della sua vita.
In effetti ha molti impegni, con gli editori, con gli amici, con le famiglie bolognesi, inoltre tiene stretti contatti con la sua famiglia che resta il suo punto fermo dal lato affettivo, tuttavia il suo entusiasmo si esaurisce dopo la fine dell’amicizia con la contessa Malvezzi e molto deluso torna a casa a Recanati.
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Giacomo Leopardi