Editoriale

di Daniela Bottoni

Con molto piacere ho accettato l’invito a rivestire da quest’anno il ruolo di Direttore responsabile di Jourdelò.

Innanzi tutto un sincero ringraziamento alla Dott. Gabriella Lupi, che ha svolto con passione l’incarico per 14 anni e ha ideato questa pubblicazione in linea con l’identità dell’Associazione 8cento. Un’associazione che intende la danza come disciplina inscindibile dalla cultura e dalla storia.
Ed è in quest’ottica che 8cento non poteva ignorare la ricorrenza che cade quest’anno.
Sono trascorsi 160 anni da una data storica per Bologna: il 12 giugno 1859, data in cui la nostra città festeggiò (p.26) la fine definitiva dell’occupazione austriaca e del potere pontificio, libera finalmente di intraprendere il proprio cammino verso l’unificazione dell’Italia.
In collaborazione con il Museo civico del Risorgimento 8cento quest’anno realizza, oltre al tradizionale Gran Ballo dell’Unità d’Italia, una Rievocazione storica delle vicende che si svolsero tra il 1848 e il 1859 nei luoghi della città che ne furono teatro. Jourdelò l’accompagna, dedicando l’intero numero a quel periodo.
Ad un anno dalla memorabile cacciata da Bologna, avvenuta l’8 agosto 1848, e di cui il pittore bolognese Antonio Muzzi ci ha lasciato una sentita rappresentazione (p.7), gli Austriaci rioccupano la città. Dell’assedio e della resa di Bologna, Vienna riceve notizie fresche dall’austriaca Trieste grazie al telegrafo (p.22).
Segue un decennio di dura Restaurazione, censura, giustizia sommaria che colpisce in gran parte i coraggiosi popolani protagonisti delle rivolte (p.3).
Ai militari presenti in misura massiccia spettano vitto, alloggio e cure mediche a scapito dei cittadini (p.31).
Sono anni di insicurezza economica e sociale che, nel 1855, vedono abbattersi anche il flagello del colera (p.38).
Ma non si può comprendere pienamente il ruolo di Bologna nel Risorgimento senza inquadrarla all’interno dello Stato Pontificio cui apparteneva, sotto un Papa il cui atteggiamento verso l’Austria fu spesso ambiguo (p.8).
Come non si può dimenticare il generoso contributo di volontari da parte di Bologna e provincia alle Guerre d’Indipendenza (p.16) e il ruolo della Guardia civica (p.35), che l’8 agosto 1848 si unì al popolo a difesa della città.
Pagine di storia cruciali e appassionanti, di cui scoprirete tanti aneddoti e curiosità.
Buona lettura!

Maggio 2019 (Numero 29)

Anonimo, Li 8 agosto 1848. La cacciata dei tedeschi da Porta Galliera dal Popolo Bolognese, 1848, Museo civico del Risorgimento di Bologna
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