LibriIl racconto dell'ancella

Margaret Atwood

a cura di Loretta Pavan

Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lidya. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell'anarchia, c'era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo.

Titolo originale: The Handmaid’s Tale
Tradotto da Camillo Pennati
Pubblicato da Ponte alle Grazie, 2017

Ho voluto rileggere questo libro, letto diversi anni fa, perché ricordo l'inquietudine che mi aveva lasciato. Dopo la seconda lettura, confermo la bellezza di questo racconto. È un insieme di riflessioni personali, di ricordi e di inevitabili angosce.

È un racconto distopico. Se l'utopia rappresenta il luogo ove ogni cosa è come dovrebbe essere, la distopia è il suo contrario: un luogo indesiderabile e assolutamente da evitare.
La storia è ambientata in un futuro non molto lontano, a Galaad, ex U.S.A., dove le radiazioni atomiche hanno devastato il territorio, diminuito drasticamente la fertilità femminile e un regime teocratico totalitario ha ribaltato il governo con un colpo di Stato.
Con il suo racconto, l'ancella ci descrive, poco per volta, il nuovo mondo che ha privato le donne di ogni libertà: ci sono le Mogli, le Zie, le Marte, le Ancelle (destinate solo alla procreazione), poi gradi sempre più infimi di prigionia. Alla protagonista, come alle altre donne non libere, è stato tolto tutto: lavoro, casa, marito, figlia, nome, diritti, libertà. Il passaggio da una società libera a un regime totalitario, giustificato da una sorta di nuova interpretazione biblica, è avvenuto in fretta, in modo repentino, senza alcuna reazione da parte della popolazione. Anzi, ogni cosa è stata accettata.
Come è stato possibile arrivare alla perdita di ogni diritto acquisito e consolidato? Le risposte le troviamo e la riflessione a cui induce la lettura è inquietante perché ci rimanda a pericoli che già si intravedono nella nostra società.
Concludo con un elogio allo stile di scrittura dell'autrice: molto personale, pieno di maestria nell'intersecare passato e presente, abile nel presentare pensieri, introspezioni, fatti e ricordi.

Margaret Atwood è canadese e vive a Toronto. Si è laureata a Harvard, ha esordito come scrittrice all'età di diciannove anni. Ha pubblicato romanzi, raccolte di racconti e di poesie, libri per bambini e saggi. È un'ambientalista preoccupata delle sorti del nostro pianeta e tale coinvolgimento si rivela anche nei suoi scritti. Ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L’assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie; è stata candidata al Premio Nobel per la letteratura. La Atwood è una delle scrittrici viventi di narrativa e di fantascienza più premiate.
È nota soprattutto per Il racconto dell’ancella, scritto nel 1985, tradotto e pubblicato in diversi Paesi vendendo milioni di copie. Da questo romanzo è stato tratto un film, nel 1990, e una serie televisiva nel 2017. Tra le molte opere di Margaret Atwood, cito: L’altro inizio, Per ultimo il cuore, L'altra Grace, L'ultimo degli uomini, L'anno del diluvio.

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