Garibaldi agricoltore

di Giovanna Milia e Gian Luca Moro

Visitare Caprera oggi è un’esperienza unica, in grado di rimanere impressa nella memoria ed essere ricordata sempre con piacere. Al Compendio Garibaldino si viene incredibilmente proiettati indietro nel tempo in un travolgente viaggio dove, sullo sfondo di un incantevole paesaggio ottocentesco perfettamente inserito nel bel mezzo di una natura incontaminata, si mescolano e si alternano racconti di storiche imprese con semplici storie di vita quotidiana. Si tratta di vicende capaci di emozionare e di far scoprire o riscoprire uno dei personaggi più importanti del nostro paese, proprio in quei luoghi dove scelse di vivere tra una battaglia e l’altra per l’Unità d’Italia; luoghi che, oggi come allora, attraggono migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, e danno modo di conoscere e apprendere la storia direttamente da chi la Storia l’ha fatta.

Lontano dai clamori della penisola, Giuseppe Garibaldi, indiscusso protagonista del Risorgimento, riuscì a compiere l’ennesima impresa, forse la più ardua di tutte: un’azienda agricola all’avanguardia tra le rocce granitiche dell’arida Caprera. Generale di fama mondiale rifiutò onori e denaro per ritagliarsi un angolo speciale di vita privata, vivendo come semplice agricoltore nella piccola isola della Sardegna, sempre pronto a ripartire per servire la Patria come un moderno Cincinnato.

Tomba Garibaldi (Miniatura 219x99 px)
Oggi ci si trova di fronte ad un patrimonio storico, culturale e paesaggistico unico nel suo genere: il museo, una vera e propria casa dell’Ottocento arredata, ricca di cimeli di ogni varietà, armi, indumenti, attrezzi agricoli, culinari, carrozzine e strumenti musicali; ogni bene racconta una storia, incuriosisce, sorprende ed emoziona, come il letto su cui Garibaldi spirò e il piccolo cimitero con al centro la tomba che custodisce la sua salma. Sulle eroiche tracce impresse da Giuseppe Garibaldi a Caprera, oggi si sviluppano eventi, progetti e percorsi anche di tipo educativo, rivolti ad un vasto pubblico, non solo di età scolare.

Svolgere attività ed eventi culturali al Compendio Garibaldino è una missione importante che non ha come unico obiettivo far conoscere la storia, ma ha anche il dovere e la responsabilità morale di sensibilizzare e trasmettere l’importante messaggio ereditato dallo stesso Garibaldi traendo spunto dal suo stile di vita e da ciò che Caprera ancora oggi ha da offrire: il rispetto per le persone, gli animali e la natura, la libertà, l’ospitalità e la condivisione, la determinazione e la fatica per ottenere risultati importanti, sono solo alcuni dei valori universali che fanno dell’Eroe dei due Mondi un modello positivo da cui trarre riflessione ed ispirazione.


Immagine nella pagina:
Tomba di Garibaldi
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Luglio 2020 (n° 30)

Composizione di divise garibaldine del Museo civico del Risorgimento di Bologna su sfondo di bandiera patriottica del 1848
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