Si sa… la guerra la fanno i soldati (uomini), ma spesso troviamo nella descrizione delle organizzazioni militari del Sette e Ottocento dei riferimenti a figure femminili, inquadrate con precisi compiti e assegnazioni, raffigurate, fra l’altro, con abiti che si rifacevano a quelli del Reggimento cui erano state assegnate. La loro memoria si è persa nel corso del ‘900 fino a un quasi completo oblio eppure queste donne sono state elementi fondamentali a sostegno dei combattenti.
Stretta fra le Alpi piemontesi e un Lago Maggiore ancora risplendente dello sfarzo borromeo, Stresa offre il fascino quieto e signorile delle cittadine lacustri anche quando oppressa dalla calca dei turisti estivi. Una breve passeggiata lungo il lago porta al Parco Zoologico Pallavicino, dove animali esotici e nostrani mostrano ai visitatori la loro vita placidamente monotona. Lì, uno stagno appartato ha dato il via alla storia inaspettata di questo scritto, i cui intrecci si dipanano fra il significato delle parole e la storia di popoli antichi.
Non voleva un marito che si arrogasse il diritto di decidere per lei, un pittore che le dicesse cosa dipingere, nemmeno un maestro che, per quanto geniale, la facesse sentire un’allieva per sempre. Era stata troppo presuntuosa? Aveva sopravvalutato il suo talento? Era stata egoista e ingrata?