Contributi

Nella lista dei garibaldini che sbarcarono a Marsala l’11 maggio 1860, fornita dal Ministero della Guerra e pubblicata sul Giornale Militare n. 21 del 1864, fu elencato sotto il nome di Minutella Filippo. Già una prima imprecisione sul personaggio, essendo il suo cognome reale Minutilli, come fu successivamente modificato nell’ultimo e definitivo Elenco Alfabetico, completato nel 1878 con i nomi dei 1089 Volontari componenti la leggendaria spedizione in Sicilia (Supplemento al n. 266 della Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878).

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Sono passati 15 anni dalla nascita di 8cento APS, non sembra davvero possibile!
Già è difficile pensare che siano trascorsi 5 anni dal ballo del 2018 con il quale abbiamo festeggiato il decimo compleanno e, ora, ecco che ci troviamo a spegnere le candeline per i 15 anni della nostra associazione con il Gran Ballo di Cristallo.

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Nato a Bologna il 4 aprile 1810 da una famiglia agiata di tendenze liberali, iscritto alla facoltà di Legge, mentre era studente Agamennone Zappoli fece parte di un gruppo di attori dilettanti assieme al fratello maggiore Antigono. I loro nomi si trovano menzionati nei resoconti giornalistici dell’autunno 1831, allorché durante una serie di recite a favore degli esiliati politici tenutesi al Teatro Brunetti sostennero egregiamente i ruoli principali nel Filippo di Alfieri.

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Il numero sempre crescente di immigrati italiani in Brasile, che raggiunse una dimensione notevole alla fine del XIX secolo, in particolare a São Paulo e nel Rio Grande do Sul, ha avuto la sua fase embrionale nella città di Rio de Janeiro, allora capitale dell'Impero.
Indubbiamente, il matrimonio dell'Imperatore Pedro II con Teresa Cristina di Borbone, principessa del Regno delle Due Sicilie, fu l'evento fondamentale in questo processo di ambientamento culturale.

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L’aurora boreale è uno dei fenomeni più affascinanti offerti dalla natura. Una magia di forme luminose, mutevoli ed evanescenti, quasi “danzanti”, che colorano con tonalità dal verde al blu, dal rosso al viola i cieli notturni, incantando chi ha la fortuna di assistervi.
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Nel 1530 Bologna ospitò l’incoronazione a Imperatore del Sacro Romano Impero di Carlo V, l’Asburgo sul cui impero non tramontava mai il sole. Ma perché questa cerimonia, considerato che fra i tanti titoli di Carlo, Re di Spagna e delle Due Sicilie, delle Indie Occidentali (localizzate nel Centro e Sud America), Duca di Borgogna, Principe dei Paesi Bassi (Olanda, Belgio, Lussemburgo) e Arciduca d’Austria, vi era già quello di Imperatore dei Principati Germanici con una incoronazione avvenuta ad Aquisgrana nel 1520? E perché proprio a Bologna?
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È il settembre del 1793, a Parigi, e un bambino di 9 anni viene abbandonato per strada in quanto la famiglia non riesce a mantenerlo, si chiama Marie-Antoine. Sembra certo che la sua famiglia fosse numerosa: pare che i genitori (Marie Jeanne Pascal e Jean Gilbert Carême) avessero generato fra i 15 ed i 25 figli. Secondo la leggenda il padre lo portò a pranzo in una trattoria e, saldato il conto, gli disse: Questi sono gli ultimi soldi che posso spendere per te, poi se ne andò.
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Ero in strada con una donna, io con una pala e lei con una ramazza, che pulivamo raccogliendo lo sterco degli animali per farne poi concime, quando sono passate alcune donne che a squarciagola urlavano “Via gli Austriaci, basta con i soprusi!”.
E così le abbiamo seguite.
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Il fazzoletto ci rende segnalati servigi; è un amico che carezza ad ogni poco gli organi più dilicati de' nostri sensi. Si può dimenticare a casa la borsa, l'oriuolo, il temperino, senza che ne risultino gravi inconvenienti, ma la dimenticanza del fazzoletto ne porrebbe nel più grande imbarazzo.

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Londra 1843. Charles Dickens ha 31 anni, una pagina angosciosamente vuota tra le mani e il ricordo nostalgico di una chiassosa platea americana che acclama Oliver Twist.
Dopo la prima vittoria editoriale, la desolazione dei fallimenti: tre romanzi respinti senza nessun guadagno né riconoscimento e fogli che rimangono bianchi e beffardi. Bisogna escogitare un’altra opera che venga ben retribuita dall’editore ma tutto è silenzio.
Il protagonista fissa il suo studio con sguardo livido, stanco e oppresso. Se non scriverà qualcosa entro dicembre sarà spacciato: ha troppi debiti, la moglie Kate che aspetta il sesto figlio e gli abbellimenti dispendiosi della nuova casa...
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