Si sa… la guerra la fanno i soldati (uomini), ma spesso troviamo nella descrizione delle organizzazioni militari del Sette e Ottocento dei riferimenti a figure femminili, inquadrate con precisi compiti e assegnazioni, raffigurate, fra l’altro, con abiti che si rifacevano a quelli del Reggimento cui erano state assegnate. La loro memoria si è persa nel corso del ‘900 fino a un quasi completo oblio eppure queste donne sono state elementi fondamentali a sostegno dei combattenti.
Stretta fra le Alpi piemontesi e un Lago Maggiore ancora risplendente dello sfarzo borromeo, Stresa offre il fascino quieto e signorile delle cittadine lacustri anche quando oppressa dalla calca dei turisti estivi. Una breve passeggiata lungo il lago porta al Parco Zoologico Pallavicino, dove animali esotici e nostrani mostrano ai visitatori la loro vita placidamente monotona. Lì, uno stagno appartato ha dato il via alla storia inaspettata di questo scritto, i cui intrecci si dipanano fra il significato delle parole e la storia di popoli antichi.
Bruscamente la musica si interrompe, come se un incantesimo malvagio avesse avvolto il Palazzo. Un urlo acuto, carico di terrore, squarcia il silenzio della notte: "È esanime! È esanime!". La governante, con il volto sbiancato dal terrore, corre disperata lungo il corridoio, indicando con un gesto frenetico la stanza dei signori.
Mentre continua a leggere, in lui prende forma un'idea. Il Direttore Conte Moselli era un uomo potente, con molti nemici e molti segreti. È possibile che la sua morte non sia stata un gesto emotivo, ma un omicidio premeditato. Il Capitano decide di portare con sé gli appunti, convinto che possano essere una pista importante per risolvere il caso. Li ripone nella sua valigia, esce dall'ufficio, chiudendo la porta a chiave.
L'alba del lunedì porta con sé una nuova giornata di tensione a Bologna. La città è in fibrillazione per il possibile coinvolgimento di una famiglia nobile nell'omicidio del Direttore della banca. Il Capitano decide di mettere sotto controllo il giovane Salvioli, ma questi sembra scomparso nel nulla.
Nella lista dei garibaldini che sbarcarono a Marsala l’11 maggio 1860, fornita dal Ministero della Guerra e pubblicata sul Giornale Militare n. 21 del 1864, fu elencato sotto il nome di Minutella Filippo. Già una prima imprecisione sul personaggio, essendo il suo cognome reale Minutilli, come fu successivamente modificato nell’ultimo e definitivo Elenco Alfabetico, completato nel 1878 con i nomi dei 1089 Volontari componenti la leggendaria spedizione in Sicilia (Supplemento al n. 266 della Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878).
Sono passati 15 anni dalla nascita di 8cento APS, non sembra davvero possibile!
Già è difficile pensare che siano trascorsi 5 anni dal ballo del 2018 con il quale abbiamo festeggiato il decimo compleanno e, ora, ecco che ci troviamo a spegnere le candeline per i 15 anni della nostra associazione con il Gran Ballo di Cristallo.
Nato a Bologna il 4 aprile 1810 da una famiglia agiata di tendenze liberali, iscritto alla facoltà di Legge, mentre era studente Agamennone Zappoli fece parte di un gruppo di attori dilettanti assieme al fratello maggiore Antigono. I loro nomi si trovano menzionati nei resoconti giornalistici dell’autunno 1831, allorché durante una serie di recite a favore degli esiliati politici tenutesi al Teatro Brunetti sostennero egregiamente i ruoli principali nel Filippo di Alfieri.
Il numero sempre crescente di immigrati italiani in Brasile, che raggiunse una dimensione notevole alla fine del XIX secolo, in particolare a São Paulo e nel Rio Grande do Sul, ha avuto la sua fase embrionale nella città di Rio de Janeiro, allora capitale dell'Impero.
Indubbiamente, il matrimonio dell'Imperatore Pedro II con Teresa Cristina di Borbone, principessa del Regno delle Due Sicilie, fu l'evento fondamentale in questo processo di ambientamento culturale.