Mia moglie ed io eravamo nell'associazione di danza da un anno. Era stato un anno impegnativo, stimolante e gradevole. Ci eravamo iscritti per le danze scozzesi che avevamo visto durante una esibizione estiva. Avevamo scoperto, accettato ed in seguito anche apprezzato la danza ottocentesca.
Inizialmente Gioachino Rossini fu sepolto, secondo le volontà della moglie Olympe Pélissier, nel cimitero di Père-Lachaise a Parigi. Furono celebrati funerali grandiosi nell’Eglise de la Sainte-Trinité, con immensa partecipazione popolare.
La notizia della morte di un ospite tanto amato e ammirato suscitò generale e profonda commozione nella capitale francese. I giornali uscirono listati a lutto. Il Journal des Débats scriveva L’Italia gli aveva dato la vita, l’educazione, la gloria; la Francia gli ha serbato il suo cuore sino all’ultimo giorno.
Rossini componeva delle melodie che le persone canticchiavano con piacere. La musica di Rossini lodava l'amore, la gioia e per questo la folla viennese sembrava non averne mai abbastanza delle composizioni rossiniane.
Ci aveva già pensato Jean-Jacques Rousseau, nella seconda metà del XVIII secolo, a sdoganare la vita campestre e il rinnovato interesse verso la natura. Nel secolo successivo, più precisamente nel periodo Romantico (1822-55), questo amore per la natura torna prepotentemente in auge, tralasciando il gusto neoclassico caratteristico dell’epoca napoleonica. E come accade in ogni tempo, le varie arti si influenzano vicendevolmente: l’arredo, l’arte e anche la moda risentono dei gusti imperanti.
Le fasi salienti del nostro Risorgimento a partire dal ’48, e tutte e tre le guerre per l’indipendenza, con le imprese dei volontari garibaldini, hanno lasciato traccia sul nostro lago. Ricordiamo la presenza di Carlo Pisacane nel 1848, incaricato, dal governo provvisorio milanese, uscito dalle Cinque giornate, di comandare un corpo di Cacciatori di stanza, prima a Desenzano e poi a Tremosine, dove in uno scontro a fuoco con gli Austriaci, avvenuto nei pressi del monte Nota, l’eroe napoletano fu ferito al braccio destro e poi ricoverato nell’ospedale di Salò, dove fu curato e per un soffio evitò l’amputazione, grazie alla competenza del dottor Leoni.
La proposta culturale Les Matinées Musicales realizzata da 8cento e rivolta principalmente agli anziani del Quartiere Santo Stefano con musica, danza e costumi d’epoca immersi nella natura dei Giardini Lunetta Gamberini, va oltre l’importante momento di aggregazione e l’attività motoria. In compagnia del suono delle cicale la mattinata comincia con un momento di contestualizzazione storica con valzer, quadriglie e letture;
Pelagio Palagi nacque a Bologna nel 1775. Giovanissimo venne accolto sotto la protezione del conte Carlo Filippo Aldrovandi, figura di spicco della scena politica e culturale bolognese di fine ‘700, che ne indirizzò la prima formazione, soprattutto in campo artistico. Palagi studiò pittura e frequentò l’Accademia Clementina. In casa Aldrovandi, che vantava una ricca collezione di statue antiche, quadri e stampe, Palagi cominciò altresì a maturare la passione per il collezionismo e gli oggetti di antichità.