Contributi

Rossini componeva delle melodie che le persone canticchiavano con piacere. La musica di Rossini lodava l'amore, la gioia e per questo la folla viennese sembrava non averne mai abbastanza delle composizioni rossiniane.

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Ci aveva già pensato Jean-Jacques Rousseau, nella seconda metà del XVIII secolo, a sdoganare la vita campestre e il rinnovato interesse verso la natura. Nel secolo successivo, più precisamente nel periodo Romantico (1822-55), questo amore per la natura torna prepotentemente in auge, tralasciando il gusto neoclassico caratteristico dell’epoca napoleonica. E come accade in ogni tempo, le varie arti si influenzano vicendevolmente: l’arredo, l’arte e anche la moda risentono dei gusti imperanti.

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6 maggio - 11 novembre 1888

Nel corso della seconda metà dell’800 le Esposizioni, locali, nazionali o universali, svolgono un ruolo di rilievo nel promuovere la produzione industriale e i commerci. Vetrine e scuole di iniziativa e progresso tecnico sono un evento al quale nessuna città vuole rinunciare e Bologna non è da meno.

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Le fasi salienti del nostro Risorgimento a partire dal ’48, e tutte e tre le guerre per l’indipendenza, con le imprese dei volontari garibaldini, hanno lasciato traccia sul nostro lago. Ricordiamo la presenza di Carlo Pisacane nel 1848, incaricato, dal governo provvisorio milanese, uscito dalle Cinque giornate, di comandare un corpo di Cacciatori di stanza, prima a Desenzano e poi a Tremosine, dove in uno scontro a fuoco con gli Austriaci, avvenuto nei pressi del monte Nota, l’eroe napoletano fu ferito al braccio destro e poi ricoverato nell’ospedale di Salò, dove fu curato e per un soffio evitò l’amputazione, grazie alla competenza del dottor Leoni.

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La proposta culturale Les Matinées Musicales realizzata da 8cento e rivolta principalmente agli anziani del Quartiere Santo Stefano con musica, danza e costumi d’epoca immersi nella natura dei Giardini Lunetta Gamberini, va oltre l’importante momento di aggregazione e l’attività motoria. In compagnia del suono delle cicale la mattinata comincia con un momento di contestualizzazione storica con valzer, quadriglie e letture;

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II - La gazza ladra

La gazza ladra, la cui bellissima Sinfonia introduttiva si annovera tra i brani di musica classica più popolari, fu accolta con enorme entusiasmo sin dalla sua prima rappresentazione, avvenuta al Teatro alla Scala il 31 maggio 1817. Stendhal, nella sua Vita di Rossini, riporta L’amabile autore raccontò poi, la sera, al caffè Accademia che, indipendentemente dalla gioia del successo, si sentiva distrutto dalla fatica per le centinaia di inchini che era stato costretto a fare al pubblico, il quale, incessantemente, interrompeva lo spettacolo gridando: «bravo maestro! e viva Rossini».

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Pelagio Palagi nacque a Bologna nel 1775. Giovanissimo venne accolto sotto la protezione del conte Carlo Filippo Aldrovandi, figura di spicco della scena politica e culturale bolognese di fine ‘700, che ne indirizzò la prima formazione, soprattutto in campo artistico. Palagi studiò pittura e frequentò l’Accademia Clementina. In casa Aldrovandi, che vantava una ricca collezione di statue antiche, quadri e stampe, Palagi cominciò altresì a maturare la passione per il collezionismo e gli oggetti di antichità.

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Walter Scott nacque a Edimburgo nel 1771. È considerato il precursore del romanzo storico. Seguendo le orme del padre, studiò legge; si laureò, quindi, in giurisprudenza.
In realtà la sua maggiore passione fu la tradizione popolare scozzese di cui fu un grande estimatore. Relativamente a questo suo interesse e seguendo l'esaltazione romantica dell'epoca, raccolse molto materiale riguardante il folclore della Scozia. Inizialmente tradusse dei testi antichi e in seguito compose i Canti giullareschi della frontiera scozzese.

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“… Voglio adunque che sia eretto nella Città di Bologna un Collegio d’educazione, a comodo d’instruire Giovani studenti di Belle Arti ed ivi siano mantenuti pienamente, in tanto numero, quanto potrà l’entrata di mia Eredità… questo Stabilimento sarà perpetuo e nominato il Collegio Venturoli…”

Bologna, 20 maggio 1820
Dal testamento di Angelo Venturoli.

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Non potevamo rimanere indifferenti a Gioachino Rossini nel 150° anniversario della sua scomparsa! Non potevamo neppure proporre un Rossini conosciuto da tutti! E così pensa e ripensa, dopo tante letture, libri e documenti, ma soprattutto dopo numerosi incontri tematici e confronti con chi è esperto del mestiere, è nato “Il Salotto a Casa Rossini”.

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