Il salotto di Nonna SperanzaIl galateo della danza

di Marinette Pendola

Numerosi sono i manuali di galateo lungo tutto l’Ottocento. I nostri antenati ponevano grande importanza alle norme che regolano i rapporti sociali. Soprattutto durante i ricevimenti, il galateo dettava le regole a cui attenersi per un comportamento decoroso e rispettoso degli altri. Nel tempo tali norme hanno finito col perdere la loro rigidità.

Oggi sono spesso labili, al punto che ci stiamo pian piano adattando alle peggiori cafonerie. Siamo tuttavia convinti che, come nel passato, il rispetto delle regole di comportamento ci faccia vivere meglio poiché un atteggiamento consapevole aiuta a sentirsi a proprio agio con se stessi e a creare rapporti piacevoli con gli altri.

Molte norme dell’etichetta ottocentesca relativa ai balli sono apparse nei numeri precedenti. Alcune appaiono del tutto superate, altre sono attualissime e applicabili anche alle nostre attività. D’altronde, tutti noi le mettiamo in pratica spesso in modo del tutto inconsapevole, a dimostrazione del fatto che sono profondamente radicate in noi.

Abbiamo voluto qui riassumerne brevemente alcune, non tanto per ingabbiare i nostri comportamenti in regole ferree, ma per acquisire una maggiore consapevolezza del nostro modo di essere. Sicuramente non toccheremo tutti i punti. Molte lettrici e molti lettori avranno in mente altri aspetti del vivere insieme da mettere in evidenza. Aspettiamo con piacere spunti, suggerimenti o scritti.


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Aprile-Settembre 2006 (Numero 4)

Gran Ballo dell'Unità d'Italia, Barbara Gadani, tecnica mista, 2006

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