Il Corpo de’ Carabinieri Reali

di Augusto Battaglini

Anno 1814. Napoleone, dopo la sconfitta nella campagna di Francia, è in esilio all’Elba.
Con il primo Trattato di Parigi, del 30 maggio, le potenze vincitrici hanno ridisegnato i confini europei e si avviano a realizzare la Restaurazione con il Congresso di Vienna.

Carabiniere a cavallo (Miniatura 219x334 px)Ammainate le bandiere della Grande Armée, i regnanti di stati e staterelli spazzati via dal vento rivoluzionario si riaffacciano sulla ribalta europea, pretendendo la restituzione di ciò che la Francia ha sottratto loro. Tra questi c’è Vittorio Emanuele I di Savoia, riparato in Sardegna all’arrivo delle truppe francesi, che scrive da Genova nel suo primo proclama alla nazione: Sedici anni d’acerbissimi affanni e di luttuosissime vicende avevano tolto alle popolazioni i legittimi sovrani e la Santa Religione, erigendo abbominevoli barriere a danno della legalità e del diritto e sconvolgendo la tranquillità e la felicità de’ buoni sudditi.

Al di là dell’enfasi del proclama, la situazione è comunque preoccupante. Scrive infatti il barone Des Geneys, Maggiore Generale delle Armate di Fanteria e Capo Squadra della Marina sabauda: Esaminando anche lo stato attuale delle fortunate regioni ritornate sotto il paterno dominio del loro legittimo Sovrano, non si può fare a meno d’esser vivamente impressionato dalle grandi minacce che dovunque si celano contro la tranquillità pubblica, delle quali non si possono individuare altre cause fuorché le passate peripezie e gli straordinari felici eventi… Durante la dominazione francese numerosi erano stati gli episodi di insurrezione e di brigantaggio verificatisi in Piemonte e l’ordine pubblico, ora privo di un valido controllo, è assai precario.

Inoltre incombe un’altra minaccia: neutralizzata la Francia, l’Impero Austriaco tenta di estendere la propria influenza in tutto il nord dell’Italia. Lo stesso Vittorio Emanuele I rientra a Torino il 20 maggio, scortato proprio dalle truppe austriache.
Il sovrano cerca quindi di ricostruire l’ossatura dello stato sabaudo e di porre rimedio al problema della sicurezza interna. In pieno spirito di restaurazione, abolisce i codici napoleonici e reintroduce le antiquate Regie Costituzioni del suo predecessore Vittorio Amedeo II. Per l’ordine pubblico, però, non trova miglior rimedio che istituire un corpo militare speciale con compiti di polizia, ricalcato sul modello della Gendarmerie francese, esempio di modernità ed efficienza, che disponeva di oltre trentamila effettivi distribuiti sul territorio in 2500 unità operative.


Immagine nella pagina:
Carabiniere a cavallo con Grande Uniforme del 1818

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Maggio 2015 (Numero 25)

Ingabbiatura in legno riempita di sabbia per proteggere il Nettuno da possibili attacchi aerei durante la Prima Guerra Mondiale

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