La biblioteca non è solo il luogo della tua memoria, dove conservi quel che hai letto, ma il luogo della memoria universale, dove un giorno, nel momento fatale, potrai trovare quello che altri hanno letto prima di te. È un repositorio al limite dove tutto si confonde e genera una vertigine, un cocktail della memoria dotta.
Basterebbe questa definizione di Umberto Eco a giustificare l’intitolazione della piazza coperta della biblioteca di Salaborsa al grande studioso scomparso lo scorso 19 febbraio. In occasione del trigesimo della scomparsa, il Comune di Bologna ha ricordato Eco intitolandogli la biblioteca, uno dei luoghi più frequentati della città.
Salaborsa è infatti uno dei luoghi più significativi di Bologna e, in occasione del nono centenario, 8cento vi realizza il secondo evento di LeggendArie Danze, Tra Leggende e Tradizione, la Scozia è a Bologna.
La storia di Bologna viene raccontata dai bambini di alcune classi primarie: dalle leggende di Fero, Aposa e Felsina, all’aneddoto della costruzione della torre degli Asinelli, passando per le tradizioni del tortellino locale, attraversando il periodo romano e medievale, fino ad arrivare al fascino dei canali di questa città.
Le letture sono intervallate da momenti di danza: i danzatori di 8cento presentano reel, jig, strathspey della tradizione scozzese, considerata tra le più importanti e seguite in tutto il mondo per la formalizzazione di passi e figure e per l’ampio repertorio musicale rinvenuto da antichi spartiti.
Queste danze rappresentano un forte esempio di tradizione sociale: attraverso le loro dinamiche il singolo danzatore entra in contatto, non solo con il partner, ma con gli altri danzatori presenti. Il filo socializzante che sottende questo genere di danza è in armonia con l’idea culturale che l’associazione 8cento promuove verso i propri soci e coloro che desiderano avvicinarsi.
Obiettivo della serata è la conoscenza della storia della nostra Bologna tramite alcune realtà che operano nel territorio: prima di tutto le scuole, dando voce ai bambini che la frequentano, poi l’associazione 8cento che si fa promotrice della serata, infine, ma non ultima per importanza, l’Università che è presente con il progetto europeo Link quale percorso di formazione rivolto ai bambini attraverso esperienze di musicoterapia.
Una serata di arte che abbina musica, danza e letture nell’idea di ricordare l’importante passato di Bologna, certi che la memoria non rimanga solo Storia ma sia proiettata nel futuro, attraverso la voce dei bambini, l’operato dell’Università e l’organizzazione della Città Metropolitana. Per proiettarsi nel futuro, 8cento ha scelto di condividere con tutti il patrimonio artistico, culturale e sociale.