Fino a pochi anni fa il suo nome circolava soltanto tra gli esperti. Oggi Carlotta Gargalli, pittrice bolognese dell’Ottocento, è stata oggetto di una vera e propria riscoperta.
Prima è diventata protagonista di un romanzo, L’allieva di Canova (Damster, 2022), affresco della Bologna napoleonica e delle sue salottiere, un racconto dedicato alla vita di questa donna moderna, coraggiosa e controcorrente, partendo dall’infanzia fino al periodo di formazione presso la romana accademia di Palazzo Venezia presieduta da Antonio Canova.
I riflettori si sono accesi nuovamente nello scorso autunno con una mostra, la prima monografica a lei dedicata, Carlotta Gargalli 1788-1840. Una pittrice bolognese nella Roma di Canova, dal 31 ottobre al 25 febbraio al Museo Ottocento Bologna, con l’intera produzione dell’artista, opere provenienti dai depositi del Mambo, della Pinacoteca di Bologna e degli Uffizi.
Carlotta Gargalli nasce nel 1788 a Bologna, come figlia d’arte: il padre è Filippo Gargalli, abile ritrattista che le fornisce i primi insegnamenti. Nel 1804 si iscrive ai corsi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nata in seguito alla soppressione dell’Accademia Clementina, risultando così la prima donna iscritta all’Accademia e a frequentarne le lezioni.
Immagine nella pagina: C. Gargalli, Artemisia, 1807