LibriLa casa dell'uva fragola

Pier Vittorio Buffa

a cura di Daniela Bottoni

La casa dell'uva fragola (Miniatura 267x408 px)Questa casa è qualcosa di più delle sue mura. È la nostra storia, sono le vite passate e future.

Il Colonnello si era affezionato alla casa dell’uva fragola, gli sembrava che lì dentro, oltre il grande portone verde e il campanello che tintinnava, ci fosse un piccolo mondo nel quale ogni volta ritrovava un ritmo di vita che lo appagava.

Pubblicato da Piemme Edizioni, 2023

“Tra Varese e il lago Maggiore, a Castello Cabiaglio, che una volta si chiamava soltanto Cabiaglio, c’è un grande portone verde, il portone della Casa dell’uva fragola.

Ernesta, Francesca ed Ezechiella sono le donne che hanno vissuto nelle sue stanze e nel suo giardino. Quadri mobili, fiori, alberi raccontano le loro storie. Quella di Francesca innamorata di un uomo che è stato al fianco di Garibaldi. Quella di Ezechiella che sposa Giovanni per amore, anche se non lo ha mai confessato nemmeno a se stessa, mette al mondo sette figli e guarda Ernesto, il suo primogenito, partire volontario per la Grande Guerra. E, prima di tutte, Ernesta, forte e volitiva, che nella casa ha lasciato un’impronta che durerà nei secoli.

La Casa dell’uva fragola, dove tutto sembra iniziare e tutto finire, ha molto da narrare e molte nuove vite da veder sbocciare. Per salvare quella dimora e i tanti ricordi che contiene, si sarà disposti a tutto.

Pier Vittorio Buffa racconta la storia di una famiglia tra le guerre d’Indipendenza e la Seconda guerra mondiale, con intensità e precisione. Dal un lato la vita al fronte, vista con lo sguardo disincantato di chi di guerra ha già scritto e studiato tanto, dall’altro la lunga attesa di chi resta a casa, scruta la porta aspettando notizie, trema per l’arrivo del postino. Di chi ha, comunque, un disperato bisogno d’amore. Poi le feste e la mondanità, le nascite e i matrimoni che si alternano a scelte decisive e coraggiose, a momenti drammatici che segneranno per sempre la famiglia. Mentre la pianta dell’uva fragola è sempre lì, con la sua vitalità, i suoi colori, i suoi profumi.” (Prefazione)

Questa appassionante saga familiare, ambientata tra il 1854 e il 1940 tra Castello Cabiaglio, Varese e Milano, ha il sapore di un classico del Novecento. Mentre le vicende si dipanano e le generazioni si avvicendano permangono la trasmissione di valori fondamentali, la dignità e il pudore dei sentimenti, un senso di appartenenza alla patria, alla famiglia, alle radici locali, a una dimora che si fa essa stessa protagonista del romanzo, custode di un piccolo mondo antico nel quale il lettore viene accolto.

La Casa dell’uva fragola esiste veramente e i personaggi principali sono avi dell’autore, che ne ha ricostruito storie e profili con passione e sensibilità.

La scrittura è limpida, scorrevole e coinvolgente. Una bella lettura che consiglio.

Pier Vittorio Buffa ha lavorato per quarant’anni come giornalista nel Gruppo Editoriale L’Espresso. Ha pubblicato diversi libri-inchieste tra cui Al di là di quelle mura (con Franco Giustolisi), viaggio-inchiesta nelle carceri italiane, Mara Renato e io (con Giustolisi e Alberto Franceschini), Io ho visto e Non volevo morire così. Santo Stefano e Ventotene, storie di ergastolo e di confino. Ufficialmente dispersi, pubblicato nel 1995, è il suo primo romanzo, che gli ha valso il Premio Scanno narrativa 1995; La casa dell’uva fragola è il suo secondo romanzo.

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