Nell’anno dedicato alle celebrazioni del nono centenario della nascita del Comune di Bologna, l’evento certamente più importante da ricordare del Risorgimento cittadino è la giornata dell’8 agosto 1848.
Noi dell’associazione 8cento, in stretta collaborazione con il Museo Civico del Risorgimento, dedichiamo il tradizionale evento, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, alla rievocazione di questa importante giornata, intitolando la manifestazione È Successo un ’48!
Siamo a Bologna in piena estate. La città, abbandonata dai corpi volontari che si sono trasferiti in Romagna, si arma e si difende con tutti i mezzi a disposizione, caccia gli Austriaci e vive l’8 agosto come vittoria radiosa di tutto un popolo unanime.
Gli Austriaci, guidati dal Maresciallo Welden, si stanno avvicinando a Bologna e, nella convinzione di poterla facilmente conquistare, si introducono in città accendendo con i cittadini qualche scaramuccia per le vie, dentro le botteghe e nelle osterie. Questi piccoli sfoghi culminano in un vero e proprio scontro armato nella Piazza davanti alla Montagnola.
Spinto da un forte sentimento patriottico in virtù della libertà della città, nel pomeriggio di quell’8 agosto, il popolo bolognese, compatto e deciso, prende le armi e si difende come può: chi non ha il fucile si arma di pistole, di mannaie e di lance improvvisate. Tutte le armi vanno bene purché pungano e taglino. Si innalzando barricate con panche, travi, sacchi, materassi, fascine, mobilia prelevate dalle case. Anche tegole e sassi vengono lanciati dalle finestre. Si spara ai nemici, e il durissimo scontro, improvviso ed immediato, dura qualche ora, alla fine del quale gli Austriaci sono cacciati oltre le mura.
La dura giornata del’8 agosto fu vissuta in modo intenso da parte di tutti i Bolognesi che da un lato piansero il dolore delle proprie vittime, dall’altro gioirono per la inaspettata e gloriosa vittoria ottenuta grazie ad un forte e sentito spirito patriottico.
L’8 agosto viene consegnato alla storia come giornata memorabile grazie all’atto eroico e spontaneo dei Bolognesi, ben raffigurato nel giovane popolano protagonista del monumento celebrativo che sorge sulla piazza dove allora si combatté, e che oggi si chiama appunto dell'8 agosto.
Alla plebe generosa si deve la vittoria dell’8 agosto quindi è voto pubblico che il governo del Comune e i ricchi facciano distribuzione di denaro alla plebe la quale, a prezzo del proprio sangue e della vita ha salvato i loro palazzi dal sacco e dagli incendi. La ricompensa sia pronta se vogliamo che la plebe ad un nuovo assalto si presti con pari valore. Viva l’Italia!
La portata emotiva di questa giornata fu così importante che molti sono i documenti al riguardo, dalle cronache dettagliate dei fatti, ai carteggi, ai documenti ufficiali del governo cittadino, alle immagini e alle stampe, e addirittura pochi settimane dopo, Agamennone Zappoli, che aveva preso parte alla battaglia, scrisse a caldo gli avvenimenti vissuti e li rappresentò in teatro, dietro un’apposita sceneggiatura, all’Arena del Sole.
Si sentì l’urgenza di esprimere in ogni forma scritta ed artistica questa giornata, e 8cento, con la stessa urgenza di non far dimenticare quella giornata alla memoria collettiva, realizza il tradizionale Gran Ballo convinto di offrire un contributo artistico e storico necessario a Bologna.