Il popolo solo è degno di esser re

Tratto da: Un giorno nella storia di Bologna. L’8 agosto1848. Mito e rappresentazione di un evento inaspettato

A cura di: Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi



Bologna li 14 agosto 1848

Il Popolo ha reso per sempre memorabile il giorno 8 agosto scacciando da Bologna, solo, inerme senza guide ben 6000 e più tedeschi che impossessatisi della Montagnola mitragliavano contr’esso e minacciavano ruine e stragi di tutta la Città.

Sì tu solo o popolo generoso sempre primo nei pericoli e ultimo a godere le vittorie esponendo i tuoi petti di ferro ai colpi tremendi dei nemici salvavi ai ricchi gli averi, l’onore alle donne, la vita ai fanciulli; rinfrescavi gli animali dei magistrati indeboliti dall’inerzia, la gloria ripristinavi di questa città, davi luminoso esempio alle altre città italiane, abbassavi l’orgoglio dei tristi, la prepotenza del nemico, fortificavi il grandioso edificio dell’indipendenza italiana ormai crollante per l’imperizia dei generali e la perfidia dei traditori: tu solo o Popolo avezzo agli stenti della vita, alle dure privazioni, dimenticato magnanimamente ogni privato rancore hai ascoltato solo il grido della patria in pericolo. In te sta ora il compiere la generosa impresa, coll’unione, coll’onore e colla subordinazione.

Il nobile tuo contegno farà tacere le lingue gesuitiche dei malvagi che mal vedono tanta grandezza in te e ti vorrebbero disonorato e schiavo; ma un popolo può bene qualche volta, aggirato dalle arti austro narcotiche, dimenticare l’alto suo grado ma ben presto si desta e fa sentire l’innata sua virtù e tremendamente volge lo sguardo e il pensiero agli ostacoli della propria libertà e tutto distrugge e annienta. Il popolo solo è degno di esser re…
Luigi Bortolotti, articolo senza titolo in Il Povero, anno III, n.28, Bologna, 14 agosto 1848


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