Altri accessori immancabili per completare la mise sono i guanti (mitaines senza dita di reticelle di filo) e l’ombrellino.
Quest’ultimo è indispensabile, insieme al cappello, per salvaguardare l’incarnato di porcellana tanto ambito dalle dame. I modelli prediletti sono quelli marchesa, con manico pieghevole e orientabile secondo l’inclinazione dei raggi solari.
Ombrellini marchesa, Victoria & Albert Museum, Londra.
L’abbigliamento del perfetto gentiluomo di campagna prevede, genericamente, giacca, camicia di flanella, gilet, cravatta morbida, pantalone e cappello.
Dal 1857 il Corriere delle Dame segnala l’apparizione di una nuova giacca corta e della linea dritta. Eccoli con una giacchetta che appena copre le natiche, che ha la forma di un sacco. La giacca a sacco o la sua variante Dorsay (leggermente più svasata) – la cui rilassatezza in vita è evidenziata dall’uso di allacciare solamente i primi due bottoni - si diffonde da Parigi a Londra, fino ad arrivare in Italia. Le fonti iconografiche ci vengono in aiuto nel presentarci questa nuova foggia nel dipinto Colazione sull’erba di Edouard Manet. I due uomini indossano la giacca sopracitata e pantaloni chiari.
Le déjeuner sur l'herbe, E. Manet, 1863, Musée d'Orsay, Parigi.
I colori variano dal sabbia del deserto al caffè e latte e dal blu cielo alle varie gradazioni di grigio. Il pantalone, anch’esso caratterizzato da una morbida vestibilità e sorretto da bretelle, può essere a tinta unita o a fantasie.
Queste ultime vanno dal rigato al motivo scozzese. La scarpa è preferibile anch’essa nelle varie declinazioni del marrone. Gli stivalini in casimiro con allacciatura a bottoni sono l’ideale per le situazioni all’aria aperta.