Per comprendere che gli anni stavano passando, sarebbe stato sufficiente guardarci allo specchio con più attenzione. Qualche ruga in più si è insediata sul nostro volto, qualche capello bianco si è aggiunto a quelli rimasti, e il giro vita, se non è cresciuto non è neanche diminuito, ma il frac, che si indossa aperto, lo maschera bene. Certamente ci siamo accorti del passare del tempo ma sentirlo dire e quantificarlo ha un sapore diverso. È giusto contare gli anni, è bello celebrarli, ma meglio è viverli con consapevolezza e partecipazione.
Chi li ha vissuti tutti dieci o anche solo una parte, non può non essersi sentito parte di un viaggio complicato ma stimolante dove la noia non si conosce.
Le vacanze studio, Jourdeló, l'evoluzione e la gestione dei costumi, le battaglie con il Battaglione Estense, le frequentazioni post o extra ballo, magari a Lovoleto, anche solo la curiosità per i nuovi arrivi o il rammarico per chi se ne va, e perché no le preparazioni delle fognanate hanno costituito un'atmosfera gradevole al di là del gesto tecnico dei passi di danza.
I passi di danza, questi sconosciuti, spesso nuovi, che tutti conoscono e pochi sanno eseguire, ma che se anche non si imparano bene nessuno si arrabbia e ti vogliono bene lo stesso. Sembra di far parte di una famiglia dove ci si vuol bene per il solo fatto di esserci, non per come si è. Naturalmente tutto questo non è successo per caso, qualcuno lo ha pensato, qualcun altro lo ha realizzato, e a fronte di chi tira il gruppo, altri si sono fidati e si sono lasciati coinvolgere.
Adesso che dopo il tuffo nel passato siamo riemersi nel presente, in presenza di questo bel numero 10 non possiamo tralasciare la numerologia o la cabala cui nessuno presta più interesse ma non si sa mai.