Stille Nacht, in inglese Silent Night, in italiano Astro del Ciel, è uno dei canti natalizi più famosi al mondo. La sua magia dura ininterrottamente da oltre duecento anni. Di origine austriaca, è stato tradotto o adattato in più di 300 lingue e dialetti e nel 2011 è stato inserito dall’UNESCO nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Esso venne eseguito per la prima volta la notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa di Natale a Oberndorf bei Salzburg, un piccolo villaggio a circa 20 chilometri da Salisburgo.
A comporre il testo in forma di poesia, nel 1816, fu un giovane prete di 24 anni di nome Joseph Mohr. La poesia nacque in un periodo storico difficile. Al termine delle guerre napoleoniche l’Europa aveva ricevuto un nuovo assetto dettato dal Congresso di Vienna. Con il successivo Trattato di Monaco (1816), il Principato arcivescovile di Salisburgo perse la propria indipendenza e venne smembrato: una parte di esso passò alla Baviera, mentre una più consistente all’Austria. Il paese di Mariapfarr im Lungau, dove allora Mohr prestava servizio come cappellano, già stremato dalle guerre napoleoniche soffre pesantissime ripercussioni economiche in seguito all’imposizione della nuova frontiera con la Baviera. Non a caso le parole di Stille Nacht esprimono un forte anelito alla pace e infondono speranza. La quarta strofa in particolare, con i versi Und als Bruder huldvoll umschloß Jesus die Völker der Welt (E come un fratello Gesù nella sua magnanimità ha abbracciato i popoli del mondo), fa un preciso riferimento alla pace non solo nei cuor, come la versione italiana Astro del Ciel, ma alla pace e alla fratellanza tra i popoli.
La musica si deve invece a Franz Xaver Gruber, nato nel 1787 sempre in Austria, maestro di scuola elementare con un’innata passione per la musica. Così Franz Xaver Gruber narra in terza persona, nelle sue Autentiche motivazioni, la nascita del canto di Natale Stille Nacht, heilige Nacht!: Era il 24 dicembre 1818 quando Joseph Mohr, allora assistente parrocchiale della nuova chiesa di Sankt Nikolaus ad Oberndorf, consegnò all’organista Franz Gruber (che all’epoca lavorava anche come insegnante presso la scuola di Arnsdorf), il testo di una poesia pregandolo di comporre una melodia adatta ad essere cantata da due voci soliste accompagnate da coro e chitarra. Gruber consegnò la sua partitura a Mohr. A questi piacque e fu quindi cantata durante la Messa di Natale. Mohr cantò la parte del tenore e accompagnò con la chitarra, mentre Gruber cantò il basso. Il canto riscontrò grande plauso da parte della gente. Nelle Autentiche motivazioni non viene spiegato il motivo per cui la musica di Stille Nacht sia stata composta per chitarra e non per organo. Alcuni ritengono che il vecchio organo positivo (o da camera) della chiesa fosse rotto.
Attraverso il Tirolo, dove sembra sia stata portata da un riparatore di organi, Stille Nacht si è fatta strada grazie a famiglie di cantori verso la Germania, l’Inghilterra, fino a New York. È diventata così una sorta di inno internazionale. Con le sue parole di pace e speranza e la sua soave melodia è entrata, generazione dopo generazione, nella tradizione natalizia non solo religiosa ma anche laica. Il testo italiano non è una traduzione letterale del brano tedesco, resa impossibile ovviamente anche da esigenze di rima poetica, ma un testo originale scritto nel 1937 da un sacerdote bergamasco, Angelo Meli. E se nelle traduzioni o negli adattamenti si perde la musicalità del sistema fonetico tedesco, la melodia composta da Gruber, con il suo forte potere evocativo, resta immutata e universale.
La Chiesa di Sankt Nikolaus di Oberndorf bei Salzburg, dove avvenne la prima esecuzione di Stille Nacht, fu demolita a fine secolo e al suo posto sorge oggi una graziosa cappella commemorativa. Poco distante è stato istituito anche un museo locale. Per celebrare il bicentenario di Stille Nacht, nel 2018, durante l’Avvento e il periodo natalizio sono stati organizzati innumerevoli eventi in Austria, specialmente nei luoghi legati alla storia del canto.
Immagini:
Cappella commemorativa, Oberndorf bei Salzburg
Ritratto di Franz Xaver Gruber