Le città talismano

di Andrea Trentini

WashingtonE oltreoceano, in America, che cosa stava succedendo? Succedeva che nei neonati Stati Uniti d’America la massoneria, libera da qualunque condizionamento, organizzava la fondazione di Washington come capitale dello stato disseminandola di riferimenti massonici riconducibili all’antica simbologia egizia fra cui, il più importante, l’obelisco alto 555 piedi. La posa della prima pietra dell’obelisco, che nelle prime intenzioni sarebbe dovuto essere una piramide, avvenne il 4 luglio 1848, Giorno dell’Indipendenza ma convertibile con il 24 giugno, nel calendario giuliano giorno di S. Giovanni cui erano particolarmente devoti i Cavalieri Templari e oggi i massoni. Venne inaugurato il 21 febbraio 1885, curiosamente un giorno dopo il compleanno di George Washington ma, a conti fatti, in coincidenza con il sorgere dalla stella Sirio sopra il Campidoglio. Curiosa la decisione di collocare la nuova capitale alla confluenza fra i fiumi Delaware e Schuylkill proprio come l’antica Babilonia era situata fra il Tigri e l’Eufrate. Il nome originariamente scelto era Filadelfia, la città dell’amore fraterno, in cui genti di razze e lingue diverse si sarebbero riunite. Nella Bibbia, Babilonia era il luogo dove si era costruita la torre di Babele, e dove tutti gli uomini parlavano la stessa lingua. La disposizione a griglia della città, solcata da strade oblique opportunamente posizionate, ricorda il modello sefirotico proposto a Londra nel 1666. Un’altra stranezza, l’allineamento di Pennsylvania Avenue tra la Casa Bianca e Jenkins Hill è di 22° a sud-est. Guardando verso questa direttrice forse non sarebbe stato un caso se il 18 settembre 1793, giorno della posa della prima pietra del Campidoglio, gli osservatori avessero visto alcune ore prima del sorgere del sole, la luce splendente della stella Sirio sorgere direttamente sopra Jenkins Hill. La stessa Casa Bianca aveva visto la sua cerimonia massonica di posa della prima pietra alla data templare del 13 ottobre 1792.

Per finire vorrei ricordare che, nel 1989, il presidente francese Mitterand fece collocare due piramidi nel cortile del Louvre forse per completare il panorama ed assimilarlo a quello del dipinto L’Étude et la Génie dévoilent à Athenes l’Antique Égypt di Picot che decora il soffitto della stanza 30 del Louvre stesso e di cui avevo parlato all’inizio.


(Liberamente tratto da Talismano. Le città sacre e la Fede segreta di G. Hancock e R. Bauval , Corbaccio 2004)


Immagine nella pagina:
Obelisco del Washington Monument, Stati Uniti


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