Spiegazione del testo
Provando a spiegare alcuni termini, i riferimenti storici divengono necessari e ci aiutano a comprendere meglio il testo. Mi limiterò alla prima strofa, la più ascoltata e cantata.
Fratelli d'Italia - Mameli era un mazziniano convinto. Mazzini riteneva che fossero fratelli tutti coloro che facevano parte di una stessa nazione. Mameli esorta dunque i fratelli dell'unica terra, l'Italia.
Dell'elmo di Scipio - Il riferimento è a Publio Cornelio Scipione, noto come Scipione l'Africano. Il generale della Roma repubblicana, nel 202 a. C. sconfisse a Zama il temuto Annibale, riportando così la vittoria su Cartagine. L'Italia si è risvegliata e ha indossato l'elmo del vincitore.
Le porga la chioma - Dio creò la Vittoria come schiava di Roma, cioè dell'Italia. Poiché nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli, la Vittoria dovrà porgere la sua chioma all'Italia in segno di schiavitù.
Stringiamci a coorte - Coorte: dal significato originario di recinto, cortile, a ciò che in esso vi è riunito, quindi persone radunate con uno stesso scopo. La legione romana venne divisa in 10 coorti: da I a X. La coorte, composta da 600 uomini, era uno schieramento potente e adatto alle battaglie in campo aperto. Un invito alla battaglia; l'Italia ha già chiamato.
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Il Canto degli Italiani, ovvero l’Inno di Mameli, conclude tradizionalmente il Gran Ballo dell’Unità d’Italia realizzato ogni anno a maggio in Piazza Carducci dall’Associazione 8cento.
Nel 2017, la XXI Edizione ha visto la partecipazione di un gruppo di danzatori non udenti e la danza, espressione e linguaggio del corpo, si è rivelata un emozionante e potente strumento di comunicazione non verbale. Al termine dell’evento, l’Inno di Mameli è stato interpretato con la lingua dei segni anche dai bambini e ragazzi di 8cento.
Immagini nella pagina:
Lapide in onore di Goffredo Mameli, a Genova - foto di Loretta Pavan
Gran Ballo dell'Unità d'Italia 2017, Associazione Culturale 8cento di Bologna - foto 8cento