Buon Anno a tutti! Buon 2020 e buon 1860! Già, perché per 8cento e Jourdelò il nuovo anno cui volgere lo sguardo per le prossime rievocazioni storiche e ricorrenze è proprio il 1860.
Ci siamo appena lasciati alle spalle il 1859, il cui evento clou per Bologna è stata la definitiva cacciata degli Austriaci e la fine del potere pontificio. Cosa ci riserverà il 1860? Cosa accadde 160 anni fa? Non riveliamo troppi dettagli per il momento in questa sede. Continuate a seguirci!
Quando un anno volge al termine la televisione, la radio, il web e i mezzi di stampa fanno a gara per proporre servizi sui principali avvenimenti che l’hanno segnato, azzardando qualche anticipazione o pronostico sull’anno a venire.
Ebbene, mentre stavo sfogliando alla Biblioteca del Museo del Risorgimento un settimanale satirico diffuso a Bologna nell’Ottocento, Il Canocchiale, un paio di trafiletti, uno di seguito all’altro, hanno attirato la mia attenzione: L’anno 1859 e L’anno 1860.
Con uno spirito simile a quello dei mezzi odierni di comunicazione, il primo numero del Canocchiale uscito nel 1860 passava in rassegna gli eventi più significativi del 1859 e avanzava qualche congettura sul 1860. Trattandosi poi di un giornale satirico, la rassegna è piacevolmente condita da pungente ironia. Attenzione: nell’articoletto sul 1860 è citato un personaggio illustre. Consideratelo un indizio per le prossime rievocazioni storiche di 8cento.
Trascrivo qui di seguito il testo dei due articoletti, corredandoli con alcune note.
(Tratto da Il Canocchiale, Anno I, n. 14, Bologna 7 gennaio 1860, per gentile concessione del Museo civico del Risorgimento di Bologna)
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L’ANNO 1859.
L’Anno 1859 è stato un anno famoso, ve lo dico io: perciò la storia non mancherà di segnarlo con croce nel suo gran libro.
Moltissimi individui lo segneranno pure di croce (nera) nel rispettivo loro taccuino.
L’anno suddetto è stato celebre per grandiosi Sammicheli (1) con comiato più o meno esplicito.
Grandi cambiamenti di colore… per effetto chimico. Grandi naufragi nel mare sociale. Molte persone però tenner per àncora – di ogni burrasca – da dieci o dodici – coccarde in tasca… (2) e sono in porto.
Il giornalismo ha respirato colla libertà… ed ha pullulato come i funghi dopo la pioggia.
Perciò la libera stampa è stata la prima a proclamarsi….. con attuazione a suo tempo. Siate tutti soldati, disse Colui, et factum est.
Perciò le Guardie Nazionali si sono mostrate ovunque in tutta la loro potenza.
Peccato che le malattie v’entrano di mezzo (3).
(1) A Bologna, far San Michele significa far trasloco. Si fa riferimento al “trasloco” definitivo degli Austriaci da Bologna. Al Museo civico del Risorgimento di Bologna è conservata una stampa satirica che reca la scritta Un San Michele nel 1859 e rappresenta un asino che se ne va con in groppa la bandiera imperiale austriaca stracciata.
(2) Versi citati dalla poesia satirica Il brindisi di Girella di Giuseppe Giusti (1840) dedicata al principe Talleyrand. Significano l’essere pronti, all’occorrenza, a “cambiare bandiera”.
(3) La Guardia civica e nazionale era sovente oggetto di satira e caricature. Luigi Ploner scrisse nel 1846-1849 un Lavoro storico-drammatico diviso in parti, Galleria di piccoli quadri appena abozzati. Nell’episodio intitolato L’Uffiziale di Guardia o una notte della Guardia Civica (1848) “la descrizione delle occupazioni cui, in tutta rilassatezza, sono dediti i militi in servizio – gioco delle carte, bevute alla salute di questo o di quello, pettegolezzi e sonore dormite – fornisce un panorama non molto esaltante, ma comunque diffusamente percepito all’epoca, del ruolo e dei meriti o demeriti della Guardia Civica. Le accuse di cui sovente la Guardia era fatta oggetto – mancanza di serietà, privilegi lasciati a borghesi ed aristocratici, addestramento approssimativo, poco patriottismo – vengono qui tutte illustrate in chiave educativa per il pubblico.” (M. Gavelli, F. Tarozzi, Risorgimento e teatro a Bologna 1800-1849, Patron Editore Bologna, 1998).
Immagini nella pagina:
Intestazione del Canocchiale, Anno I, n. 14, Bologna 7 gennaio 1860
Anonimo, Un San Michele nel 1859, ca. 1859, litografia a colori, Museo civico del Risorgimento di Bologna
Addestramento per la Guardia Civica Pontificia, 1848, vignetta satirica dall’Album di disegni di Enea Bignami, Museo civico del Risorgimento di Bologna