L’ANNO 1860.
Mercè le cure del Municipio, e dell’aria siroccale Bologna sarà presto libera da neve… se non ne viene dell’altra.
Avremo però del freddo fin che dura l’inverno, e viceversa in estate sarà caldo.
Alcuni astronomi pretendono anzi che un buon caldo possa venire subito in primavera.
Perciò sarà dilazionata a questa stagione la riunione del Congresso.
Ma il Congresso avverrà senza fallo, a dispetto di chi non lo crede.
Tutta la gran questione sarà sulla scelta dei plenipotenziari.
Si vuole per cosa officiale che Garibaldi ne sarà il Presidente: egli aprirà la seduta leggendo la sua sottoscrizione pel milione di fucili (4).
Avremo però sempre un brillante carnevale con maschere più o meno spiritose.
I giornali politici continueranno a parlare in tutti i sensi; avranno sempre ragione anche quando è forza ritrattarsi. [….]
(4) Riferimento al Proclama lanciato da Garibaldi per invitare ogni italiano che ami la patria a concorrere alla sottoscrizione per il milione di fucili. Il denaro e gli armamenti raccolti dal Fondo per il milione di fucili servirono principalmente a finanziare la Spedizione dei Mille.
Immagine nella pagina:
Vignetta umoristica da Il Canocchiale, Anno I, n. 15, 14 gennaio 1860, Benedetta la neve e chi la lascia qui!