“E voi che cosa ne pensate di Le ali della morte?” le domandò bruscamente Mrs Roby. Era il genere di domanda che si potrebbe definire fuori luogo e le signore si scambiarono delle occhiate come a voler prendere le distanze da una simile violazione della disciplina. Tutte sapevano che Mrs Plinth non detestava nulla quanto il sentirsi chiedere la propria opinione riguardo un libro. I libri erano scritti per essere letti e, se li si leggeva, che altro si poteva pretendere? Ricevere domande specifiche sul contenuto di un volume le appariva tanto oltraggioso quanto essere perquisita alla dogana in cerca di merletti di contrabbando…
Titolo originale Xingu (1916)
Traduzione di Marcella Maffi
Pubblicato da Passigli Editore, 2001
Una lettura piacevolissima, filtrata dallo sguardo caustico di una donna intelligente e disincantata, che apre una finestra sull’immenso vuoto che pervade le vite di certa borghesia di alto rango. Uno sguardo che dal passato si trasferisce purtroppo con grande facilità ed energia a tante realtà contemporanee.
Appartenente all’altissima borghesia newyorkese di fine Ottocento, Edith Wharton si è sempre confrontata nei suoi romanzi e racconti con la sua classe d’origine, oltretutto vivendone in prima persona il declino sociale. Ma in lei non c’è alcuna nostalgia per i bei tempi andati: il suo occhio è sempre spietato, sia che si applichi alla sua famiglia, sia che guardi ai nuovi ricchi, in genere liquidati come insopportabili parvenus.
Xingu costituisce uno dei vertici della “cattiveria” della scrittrice. La buona società ivi raffigurata è quella di Hillbridge, una piccola e ricca cittadina i cui maggiorenti scimmiottano gli usi e costumi di New York. Un gruppo di signore e signorine appassionate di cultura fondano un club, il Lunch Club, destinato ad alati dibattiti su quello che loro ritengono essere il Pensiero di Oggi. L’unica particella stramba del gruppo è Mrs Roby, che a differenza di tutte le altre, dichiara candidamente di non aver letto quasi nessuno dei libri di cui si parla, e spesso se ne esce con affermazioni che urtano profondamente il rigido bon ton delle signore. Finché un giorno è proprio Mrs Roby a chiedere loro cosa pensino di Xingu…..(seconda di copertina).
Edith Newbold Jones nasce a New York nel 1862 da un'antica famiglia dell’altissima borghesia, e manifesta sin dalla più giovane età grande interesse per la lettura, le arti, la letteratura. Compone poesie e scrive il suo primo romanzo all'età di quattordici anni. Nel 1885 sposa il banchiere di Boston Edward Wharton, che pochi anni dopo rivelerà gravi problemi mentali. Edith decide di trasferirsi definitivamente in Francia, abbandonando il marito. Qui frequenta intensamente la società intellettuale europea e, nel 1902, pubblica The Valley of Decision. Nel 1911 esce Ethan Frome, secondo molti la sua opera meglio riuscita. Frequenta Henry James, Walter Berry e Bernard Berenson. Durante il conflitto mondiale si adopera per diverse iniziative di carattere umanitario, pur continuando a scrivere novelle e racconti, come La Marna (1918). Ma il suo capolavoro, L'età dell'innocenza, arriva al termine della guerra, nel 1920 e le vale il Premio Pulitzer. Nel 1923 pubblica Un figlio al fronte e nel 1926 Qui e oltre. Nel 1937 pubblica Ghosts, raccolta di racconti sui fantasmi, e, dopo aver lasciato incompiuto il suo ultimo romanzo, I bucanieri, muore.