La strana guerra dei quattro, anzi otto, Cantoni

di Lorenzo Nannetti

Combat_de_Lunnern (Miniatura 219x141 px)Il problema, per questi ultimi, era che l’assemblea della Confederazione prevedeva un voto per ogni Cantone… e quelli “tradizionalisti” erano in minoranza. Così quando nel 1841 venne approvata l’appropriazione delle proprietà ecclesiastiche, prima mossa di una più vasta riforma generale, otto Cantoni tradizionalisti (Friburgo, Lucerna, Nidwalden, Obwalden, Schwyz, Uri, Valais e Zug) si rifiutarono di accettarlo e di lì a breve formarono una “alleanza separata” o, in tedesco, Sonderbund.

Orrore! La convenzione del 1815 vietava espressamente la formazione di alleanze separate tra Cantoni! Che guaio! Tra 1845 e 1847 la situazione precipitò progressivamente e mentre le parti iniziavano a reclutare soldati, ci fu un ultimo tentativo della maggioranza (che chiameremo “Confederati”) a convincere i leader del Sonderbund a tornare sui propri passi. Tutto inutile, ormai era la guerra!

Va detto che non tutti i Cantoni a maggioranza cattolica si unirono al Sonderbund: il Canton Ticino, per esempio, rimase in seno alla Confederazione. Ma nonostante la natura prettamente politica della disputa, ci furono casi di soldati cattolici che preferirono non prendere la armi contro i loro correligionari. Due altri Cantoni, Neuchâtel e Appenzell Inner, preferirono addirittura restare neutrali ma dovettero poi pagare una multa alla fine della guerra.

Mappa battaglie (Miniatura 219x140 px)Del resto i leader del Sonderbund giocarono abilmente proprio la carta religiosa per ottenere aiuti esteri, in particolare armi e denaro. Migliaia di fucili furono forniti dalla Francia, dove Re Luigi Filippo cercò così di ingraziarsi i cattolici francesi per risollevare la sua scarsa popolarità; analogamente altri fucili e molto denaro arrivarono dall’Austria, sempre desiderosa di porsi come campione del Cattolicesimo.

La disparità di forze era però enorme, con i Confederati in netto vantaggio rispetto al Sonderbund. Certo, va detto che ormai gli Svizzeri non erano più i soldati temibili di un tempo: le guerre napoleoniche, ultimo conflitto serio a cui molti elvetici avevano partecipato, era finito oltre 30 anni prima e i veterani avevano almeno 50 anni… mentre i giovani erano abituati a imbracciare il fucile solo per andare a caccia o in brevi esercitazioni annuali di poca utilità. Il risultato fu una guerra di appena tre settimane, con pochissime perdite.

No, non erano diventati pacifisti! In realtà sparavano, e anche molto! Semplicemente non erano addestrati a farlo bene, o a resistere fermi in formazione mentre qualcuno davanti ti restituiva la “cortesia”. Sembra che la maggior parte dei proiettili fossero sparati troppo presto a distanze eccessive, o troppo in alto (molti cappelli, i tipici shako, furono trovati bucati, e molte baionette tenute verticali rotte, senza alcuna ferita al soldato che li portava), mentre a volte bastavano un paio di colpi di cannone arrivati troppo vicini per far fuggire interi reparti.


Immagini nella pagina:
Guerra del Sonderbund, scontro di Lunnern dal lato dei Confederati, 12 novembre 1847, litografia (1848-50)
Mappa della Guerra del Sonderbund
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