LibriIl cercatore di luce

Carmine Abate

a cura di Daniela Bottoni

978880473739HIG-768x1180 (Miniatura 550x845 px)E, mentre il sole tramonta dietro le montagne, la luce si apre verso l’alto come un enorme ventaglio di raggi caldi. È uno spettacolo che dura pochi minuti e poi scompare, ma rimarrà sulla tela per sempre.


Pubblicato da Mondadori, 2021


In questo bel romanzo si intrecciano due vicende su due piani temporali diversi: la vita singolare e appassionante del pittore Giovanni Segantini (1858-1899), sul quale l’autore si è ampiamente documentato, e quella del giovane Carlo Adami, personaggio inventato dei giorni nostri.


Carlo ha 12 anni quando scopre, nella baita di famiglia in Scanuppia - una montagna del Trentino presso il paese di Besenello -, un quadro di Segantini raffigurante una giovane donna con in braccio un bambino sullo sfondo di un paesaggio alpino. Il ragazzo ne rimane completamente affascinato e ne chiede notizie alla nonna, la Moma. Scopre così che il nonno aveva conosciuto in Svizzera il famoso pittore trentino, aveva giocato con i suoi figli e aveva ricevuto in dono quel prezioso quadro.

Mentre è alle prese con i turbamenti sentimentali e i problemi legati alla sua età, Carlo viene sempre più avvinto e incuriosito dalle storie raccontate dalla nonna su Segantini, dalla sua vicenda umana e pittorica: a partire dalla sua nascita ad Arco, attraverso il periodo milanese, fino all’incontro con l’amore eterno della sua vita, Bice Bugatti, quindi al trasferimento in Brianza e poi in Svizzera, dapprima a Savognino e poi a Maloja nell’Alta Engadina, alla costante ricerca di nuovi stimoli per dipingere, soprattutto alla ‘spasmodica’ ricerca della luce perfetta.

Quando dipinge a 2800 metri di altitudine, inspira profondamente, come se assieme all’aria volesse ingoiare la luce, riempirsene i polmoni. È un cercatore di luce Giovanni. E di luce nutre gli occhi, l’anima e il corpo.


Il romanzo è suddiviso in tre capitoli, la Vita, la Natura e la Morte, i titoli delle tre enormi tele che compongono l’ultimo capolavoro di Segantini: il Trittico della Natura.

La Natura sicuramente è protagonista, tra le montagne del Trentino, della Svizzera, e della Sila di cui è originaria la Moma. Ci si sente avvolti dal silenzio luminoso della montagna, dai suoi cieli immensi, dall’aria limpida, dai pascoli verdeggianti, dalle cime imbiancate. Ci si immerge negli incantevoli dipinti di Segantini che la ritraggono con amore e passione.

E sempre per amore della Natura Carlo, insieme alla sua famiglia e agli abitanti della valle, si batte contro la costruzione di un’autostrada che, sbucando dalla montagna, rischia di distruggere tutto l’ambiente.


La Moma, nonna ultranovantenne di Carlo, è una figura forte e incisiva. Per il nipote, oltre ad essere un libro parlante, è un punto di riferimento affettivo fondamentale. Restano nel cuore anche ‘personaggi’ minori, ma ritratti con grande sensibilità e rispetto, come la mula Bepa.


La scrittura è scorrevole ma precisa e sapiente, calda. Un romanzo avvincente e suggestivo, a tratti commovente, che ho assaporato con piacere e che consiglio in particolare a chi ama l’arte e la montagna.


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Carmine Abate
è nato in Calabria e attualmente vive in Trentino. Come narratore ha esordito in Germania, dove era emigrato da giovane, con Den Koffer und weg! (1984) e, in Italia, con Il ballo tondo (1991), cui hanno fatto seguito raccolte di racconti e romanzi di successo, tra cui La felicità dell’attesa, Il bacio del pane, La moto di Scanderbeg, Le rughe del sorriso, Il mosaico del tempo grande, Tra due mari, sempre editi da Mondadori. I suoi libri hanno vinto prestigiosi premi e sono stati tradotti in numerosi Paesi. Con La collina del vento (2012) Abate ha vinto il 50° Premio Campiello.

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