Gli uomini Goldbaum erano tutti banchieri. Mentre le donne Goldbaum sposavano uomini Goldbaum e producevano piccoli Goldbaum, eppure la famiglia non si considerava solo una dinastia di banchieri, ma anche una dinastia di collezionisti.
I Goldbaum amavano collezionare la bellezza: mobili Luigi XVI di squisita fattura, dipinti di Rembrandt, Leonardo e Vermeer, e poi grandi dimore, ville e castelli in cui esporli. Collezionavano gioielli, uova Fabergé, automobili, cavalli da corsa e debiti di primi ministri. Anche Greta Goldbaum seguiva la tradizione di famiglia. Lei collezionava guai. Era quella la dote che Otto Goldbaum apprezzava di più nella sorella.
Titolo originale The House of Gold
Traduzione di Laura Prandino
Pubblicato da Neri Pozza Editore, 2019
Greta Goldbaum è la ribelle protagonista di questa bella storia ambientata nei primi decenni del Novecento. I Goldbaum sono una ricchissima famiglia di banchieri austriaci, con sedi in varie parti del mondo. Una dinastia di ebrei che vanta ogni privilegio, difendendo ed esaltando i valori della famiglia con "orgoglioso isolamento". Sono proprio questi valori e la smisurata ricchezza che costituiscono la loro forza.
Greta è la protagonista cresciuta sotto la protezione dell'amato fratello Otto, il quale rimedia ai suoi continui atti di ribellione. La giovane si deve sposare con un altro Goldbaum scelto per lei dal padre. Accetta questa decisione: prima con la rassegnazione dovuta dal rango, poi con una certa curiosità nei confronti del giovane e sconosciuto cugino Albert che diventerà suo marito. I due si trasferiscono in Inghilterra, patria di Albert. La suocera, aristocratica ma sensibile, regala a Greta un giardino che diventa il suo rifugio e che lei trasforma in un'attività coinvolgente. L'ostilità tra i due coniugi è presente, ma pian piano si insinuano nuovi sentimenti, che si rivelano saldi e preziosi. I due giovani cominciano a vivere un'inattesa e felice esistenza.
1914: scoppia la guerra e i mondi di Greta si dividono: Austria e Inghilterra sono due Stati nemici. Greta non sa dove andare: restare col marito e la sua nuova famiglia o tornare in Austria? Da qui nasce il vero e commovente messaggio del romanzo: ci vengono narrate le brutture della guerra, la vita di trincea, la povertà e la sofferenza mai provate, la solidarietà e l'amicizia, il dolore di chi aspetta a casa.
Le guerre mietono vittime e questa è la Grande Guerra e anche nella nostra storia i superstiti sono pochi.
La scrittrice ha l'abilità di proporre al lettore una narrazione fluente dove descrizioni, dialoghi e racconto sono ben calibrati. I personaggi sono caratterizzati sapientemente e i sentimenti e le emozioni che loro provano sono particolarmente coinvolgenti e ben descritti. Sullo sfondo, la situazione economica, politica e sociale dei primi anni del secolo scorso: gli investimenti in borsa, le tensioni tra Stati, le prime voci di donne che vogliono farsi sentire per avere un ruolo dignitoso nella società.
È un romanzo che consiglio particolarmente a chi ama il genere storico.
_____________________
Natasha Solomons, nata nel 1980, ha già scritto numerosi romanzi. Le sue opere sono: I Goldbaum, Casa Tyneford, Un perfetto gentiluomo, La fidanzata inopportuna, La galleria dei mariti scomparsi, Io, Monna Lisa. I suoi lavori sono stati tradotti in diciassette lingue. Anche suo marito scrive libri, per bambini.