8 agosto 1848 – 2022

Ero in strada con una donna, io con una pala e lei con una ramazza, che pulivamo raccogliendo lo sterco degli animali per farne poi concime, quando sono passate alcune donne che a squarciagola urlavano “Via gli Austriaci, basta con i soprusi!”.
E così le abbiamo seguite.
Arrivati in Piazza delle Armi, c’erano donne e uomini che portavano sedie, botti, scale, un carro, un cesto pieno di sassi… costruivano una barricata.
Sulla Montagnola c’erano soldati austriaci che sparavano sulla piazza.

Le urla aumentavano e aumentavano i Bolognesi di ogni ceto, anche bambini con i loro genitori.
I soldati si sono schierati in formazione di attacco avvicinandosi alla barricata sparando. Anche dalla barricata si sparava, ma i fucili erano pochi.
C’era chi lanciava forconi, sassi che avevano portato i bambini. Io con la pala mi sono mosso per andare contro i soldati, ma alcune donne mi hanno fermato, allora ho lanciato alcuni sassi, poi con la pala in mano sono andato davanti alla barricata mentre i Bolognesi urlavano “Via gli Austriaci!”.

Brandendo la pala mi sono lanciato contro un soldato, che mi ha sparato colpendomi alla spalla. Sono caduto a terra tenendo una mano sulla spalla, che sanguinava.
Alcune donne sono arrivate con una benda e una barella.
Dopo avermi fasciato la spalla mi hanno caricato sulla barella, mi hanno portato dietro alla barricata e mi hanno aiutato ad alzarmi per accompagnarmi in un riparo sicuro. Un dottore mi ha guardato la ferita dicendomi che non era grave e, riavutomi dal dolore, sono ritornato alla barricata.
Nel frattempo i soldati indietreggiavano per la forte presenza dei Bolognesi, che aumentava di numero.

Questa è stata la mia giornata alla battaglia dell’8 agosto… 2022.