LibriIl volo della farfalla

Patrizia Garelli Rossi

a cura di Daniela Bottoni

Immagine 2671 (Miniatura 424x609 px)Avevo appena iniziato a ripetere l’argomento in questione, quando Clotilde, che mi aveva ascoltato seduta in quel vano accanto alla finestra, mi ha interrotto e, con grande naturalezza, mi ha dato la risposta corretta, che mi sarei aspettato dal mio allievo. Immaginate la mia sorpresa…

Pubblicato da Aracne Editrice, 2021

Fin dalle prime righe sono stata catturata dalla lettura di questo romanzo storico, calata tra vie e viuzze della mia città in una sera umida e piovosa.

Bologna, ultimo quarto del Settecento.

La giovane Clotilde Tambroni cresce in una famiglia modesta e improntata a solidi valori morali, educata a diventare una brava sposa e madre. Trascorre la maggior parte del suo tempo ad aiutare la madre Rosa nelle faccende domestiche e ad accudire i pigionanti. Per integrare le entrate del padre Paolo, cuoco presso la mensa dei frati di San Procolo, i suoi hanno infatti affittato due camere. Numerosi pigionanti si avvicendano ed è proprio uno di loro, Manuel Rodríguez Aponte, a cambiare per sempre il destino di Clotilde.

Manuel è un padre gesuita giunto a Bologna, come altri suoi confratelli, dopo l’espulsione dalla Spagna dei membri della Compagnia di Gesù da parte di Carlo III di Borbone. Eminente grecista, padre Manuel inizia a dare lezioni private nella casa che lo ospita e Clotilde ascolta affascinata, sentendo crescere dentro di sé un’ardente sete di sapere e un forte interesse soprattutto verso la lingua greca, che comincia ad apprendere senza difficoltà. Resosi conto dello straordinario talento e delle potenzialità di Clotilde, padre Manuel si adopererà affinché la giovane, nonostante gli ostacoli che potrebbe incontrare in quanto donna, ampli e prosegua gli studi, divenendo per sempre suo mentore, maestro ed amico.

Ma la famiglia Tambroni ospita anche un altro pigionante, tale Giuseppe, studente fiorentino…

Che Clotilde Tambroni con il suo eccezionale ingegno abbia dato grande lustro alla città di Bologna, prima donna a ricoprire la cattedra di Greco all’Università di Bologna nel 1793, è storia nota. Della vita privata di Clotilde invece si sa poco. Fu donna di fede e sembra che non si sia mai sposata a seguito di una delusione d’amore, dedicandosi completamente ai propri studi.

Ed è proprio su questa presunta vicenda sentimentale che l’autrice ha costruito e incentrato il suo romanzo.

Patrizia Garelli Rossi, con una scrittura sensibile e sapiente, ci consegna un’immagine intima e profondamente umana di una donna passata poi alla storia, una giovane ancora in bozzolo destinata un giorno a diventare farfalla e volare alto.

La lettura è scorrevole e coinvolgente, cattura fin dalle prime pagine. Non mancano puntuali riferimenti a personaggi o eventi storici, che arricchiscono la narrazione senza mai appesantirla. I protagonisti sono ben caratterizzati, tra loro spiccano la figura illuminata e carismatica di Manuel Aponte e quella di Paolo, padre saggio e amorevole.

Il romanzo offre uno scorcio di Bologna sul finire del Settecento, con le sue atmosfere domestiche, la sua quotidianità, le dinamiche sociali e quei luoghi che, in un lettore bolognese come me, evocano una piacevole familiarità.

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Patrizia Garelli Rossi è nata a Bologna e vive attualmente a Bressanone. È stata professore ordinario di Lingua spagnola presso l’Università di Bologna, affiancando la sua attività di docente con la pubblicazione di numerosi saggi incentrati in particolare sul teatro spagnolo del XVIII e XIX sec. Negli ultimi anni ha pubblicato diversi romanzi storici, esordendo con Al bivio (2014), al quale sono seguiti La passione della ragione (2019), Il ritratto del corpo (2021) e Il volo della farfalla (2021). Di argomento contemporaneo invece il romanzo breve Comprarsi l’amore (2018) e di imminente pubblicazione Villa del parco, sempre presso Aracne Editore.

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