Equinozio d'autunno - Prima Parte

di Matteo Grigoli

Parte 1_4 Scoperta omicidio (Miniatura 219x328 px)

Gli invitati, colti alla sprovvista, si alzano dai tavoli, i loro volti si riempiono di incredulità e sgomento. I signori Malvezzi, Ghisleri, Sampieri, Zani e Pepoli, esponenti delle famiglie nobili di Bologna, abbandonano i loro bicchieri ancora colmi e si precipitano verso il locale indicato dalla domestica.

Entrando, la scena che si presenta ai loro occhi è agghiacciante. Seduto sulla poltrona con la testa china sul lato, immobile e senza vita, giace il corpo del Direttore generale della Banca del Monte di Bologna, il Conte Mauro Vittorio Moselli.

Un silenzio tombale cala sulla stanza, rotto solo dai singhiozzi soffocati della servitù e dai bisbigli increduli degli ospiti accorsi.

Gli uomini, con i volti segnati da profondi solchi di preoccupazione, si scambiano occhiate cariche di domande a cui non segue risposta.

La morte del Direttore rappresenta un duro colpo per l'economia bolognese. La banca, da sempre punto di riferimento per le famiglie più facoltose della città, si ritrova ora senza guida, in un momento di grande incertezza e instabilità.

Il Capitano della Compagnia dei Carabinieri Reali Giuseppe Augusto Battaglia, un uomo dal volto austero e dallo sguardo acuto, giunge sul luogo in solitaria vista la riservatezza dell'accaduto.

L'opulenta villa, solitamente gremita di vita e allegria, è ora avvolta da un'atmosfera cupa e silenziosa. Un assassinio ha macchiato le sue stanze dorate, lasciando i suoi ospiti scossi e impauriti.

L'aria è pesante, l'odore di morte impregna l'ambiente. Il Capitano Battaglia si aggira tra i resti della festa interrotta. Con voce decisa, ma pacata, rassicura le personalità presenti: potranno tornare alle loro abitazioni, ma saranno interrogate nei giorni a venire. Un mormorio di sollievo percorre la stanza. Gli invitati, ancora scossi dall'accaduto, desiderano solo allontanarsi da quel luogo macchiato dal sangue.

Il Conte Moselli era Direttore dell'Istituto già da nove anni, vedovo da oltre venti anni, persona riservata, integerrima, onesta, altruista e fin troppo corretta. Qualità che lo hanno portato ad avere nemici sia all'interno che all'esterno della banca. La sua dipartita potrebbe essere stata il risultato di un complotto ben orchestrato.


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Rinvenimento del Conte Mauro Vittorio Moselli esanime

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