Editoriale

di Gabriella Lupi

SommarioC'era una volta... così iniziano tutte le favole che si rispettano e, come in tutte le favole, c'è sempre una principessa da salvare e ricondurre al castello (p.18). A quel punto tutto finisce con un e vissero felici e contenti... ma non sempre la vita è una favola, anche se si tratta di una giovane donna che da terre sconosciute intraprende un viaggio verso l'Europa, dove si sposa non una ma due volte e sorprendente è il suo secondo matrimonio. Un giovane uomo innamoratissimo e geloso. Acconsente al matrimonio solo dopo l'incoraggiamento di una veggente (p.39).

Ma quante donne forti e coraggiose abbiamo incontrato nelle nostre letture, quante di queste si sono dedicate alla vita culturale e politica della propria città o diventando attiviste (p.32), in grado di raccogliere i racconti dei propri concittadini e ricostruire eventi salienti che nemmeno le cronache sono in grado di ricostruire (p.4). Solo un popolo appassionato può raccontare gli ultimi giorni di una vita lunga solo 48 anni (p.15).

Altre passioni le troviamo nelle vicende che narrano di popoli con grandi idee di conquista da ottenere con mezzi assai scarsi (p.10)... Ma l'ingegno appartiene all'essere umano che per trovar fortuna si sposta verso terre ricche di vitigni eccezionali e che, con un vino in particolare. diventa precursore di un qualcosa che di vino non sa! (p. 22). E tra papi, carbonari, sette e sommosse (p.26) si fa la storia, e la vita politica è messa in mostra in spazi dedicati, in grado di accogliere la nostra storia per mostrarcela a memoria del nostro tempo presente (p.35).


Buona lettura.

Maggio 2013 (Numero 22)

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Orologio da taschino del 1848, offerto dai bolognesi a Ugo Bassi
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