Riparare. Ricucire. Correggere il destino, quando era possibile. Serviva vocazione, serviva l’ambizione folle di diventare ciò che a una donna veniva ripetuto di non poter essere.
Pubblicato da Longanesi, 2022
Dopo Fiore di roccia (vedi) Ilaria Tuti ci regala un altro intenso romanzo storico ambientato durante la Grande Guerra, che ha ancora una volta per protagoniste donne coraggiose e tenaci, pioniere: le prime donne chirurgo.
Inghilterra 1914. In un’epoca in cui le donne medico possono esercitare la propria professione solo nei bassifondi o per scopi caritatevoli e non hanno accesso alla sala operatoria, due suffragette, Flora Murray e Louisa Garrett Anderson, la prima anestesista, la seconda chirurgo, mettono insieme un gruppetto di colleghe e aprono un ospedale con unità chirurgica gestito da sole donne per curare i soldati feriti, dapprima a Parigi e poi in prossimità delle zone di guerra. Nel 1915 trasferiscono l’ospedale, sempre gestito da sole donne, a Londra, a Endell Street.
Tra di loro c’è Caterina Hill che, seppure combattuta al pensiero di lasciare Londra e separarsi per diverse settimane dalla propria bambina, accetta con la consapevolezza che la sua scelta contribuirà a spianare la strada per un avvenire migliore anche a sua figlia.
Instancabili, pazienti ma autorevoli, le Lady doctors affrontano pregiudizi, diffidenza, oltraggi, mille sacrifici e difficoltà, perseverando nella propria volontà di emancipazione e autoaffermazione e nella propria missione di cura.
I loro metodi hanno grande successo e sono rivoluzionari. Queste donne lungimiranti infatti non si preoccupano solo di ricucire il corpo, ma anche l’anima dei soldati, ponendo grande attenzione all’aspetto psicologico.
Come vento cucito alla terra non è tuttavia un romanzo solo al femminile. L’autrice ci porta tra le trincee, sui campi di battaglia delle Fiandre, dove si consuma una guerra feroce, sonda con grande sensibilità l’animo dei soldati. Soldati che giungeranno a Endell Street lacerati nel corpo e nell’anima e troveranno, oltre alle cure mediche, il riscatto e la riabilitazione come esseri umani. Così il capitano Alexander Seymour e i suoi uomini, Cecil, Oliver, il giovanissimo Andrew, uniti da un legame di profonda lealtà e amicizia.
La storia vera si intreccia sapientemente con la finzione narrativa creando un romanzo appassionante e coinvolgente dalla prima all’ultima pagina. Tutti i personaggi sono riuscitissimi. La scrittura è potente e fortemente evocativa.
Uno scorcio su una pagina di storia poco conosciuta e dai risvolti sorprendenti.
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Ilaria Tuti è nata e vive a Gemona del Friuli. Ha lavorato come illustratrice e ha esordito nella narrativa pubblicando racconti gialli e fantasy. Nel 2014 ha vinto il premio Gran Giallo Città di Cattolica per il miglior racconto giallo con La bambina pagana. Il thriller Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi nel 2018, da cui è stata tratta una serie tv per la Rai, è il suo primo romanzo. Sono seguiti Ninfa dormiente, Luce della notte, Figlia della cenere, tutti editi da Longanesi e aventi sempre come sfondo la terra natia dell’autrice e come protagonista il commissario Teresa Battaglia, un singolare e complesso personaggio che ha conquistato editori e lettori in tutto il mondo. Nel 2020 ha pubblicato Fiore di roccia, che le è valso diversi premi e riconoscimenti. I suoi romanzi sono pubblicati in 27 paesi.