Equinozio d'autunno - Personaggi

Matteo Grigoli

Prima parte - Seconda parte - Terza parte
_____________________________________________


Giuseppe Augusto Battaglia (Miniatura 340x340 px)Capitano Giuseppe Augusto Battaglia - Uomo di tempra solida come le montagne emiliane da cui proviene, è un carabiniere nel cuore e nell'anima. A cinquantanove anni porta sulle spalle una vita dedicata alla Patria, all'Arma e alla sua amata famiglia. Entrato giovanissimo nel corpo dei Carabinieri Reali, ha trascorso la sua carriera a combattere il brigantaggio nelle aspre vallate dell'Appennino tosco-emiliano. Di fisico asciutto, con i capelli brizzolati che incorniciano un viso solcato dalle rughe di innumerevoli scontri, Battaglia è l'immagine della dedizione e del dovere. I suoi occhi azzurri, penetranti come lame d'acciaio, tradiscono una tempra incrollabile e una profonda onestà d'animo. È un uomo d'azione, parco di parole ma capace di gesti eloquenti, che sa infondere coraggio nei suoi uomini e incutere timore nei malviventi. Nel 1895, la sua fama di integerrimo servitore dello Stato lo porta a ricevere i gradi di Capitano e ad essere trasferito alla Compagnia di Bologna. La città è in preda a un'ondata di tensione politica che minaccia di sovvertire l'ordine pubblico. Battaglia, con la sua esperienza e la sua determinazione, è l'uomo giusto per fermare il caos e riportare la pace nelle strade bolognesi. Consapevole della gravità del compito che lo attende, il Capitano Battaglia si prepara ad affrontare la sfida con la tenacia e il coraggio che lo hanno sempre contraddistinto. Sa che dovrà affrontare non solo gli anarchici, ma anche l'apatia e la corruzione che serpeggiano tra le istituzioni cittadine. Ma è fiducioso nelle sue capacità e in quelle dei suoi uomini. È pronto a tutto per difendere la sua città e a riportare la giustizia a Bologna.


Eugenio Lopez Corsini (Miniatura 340x340 px)Marchese Eugenio Lopez Corsini - È una figura di spicco nella società cittadina. Proprietario di uno dei più grandi mulini della zona, è un uomo d'affari di successo, noto per la sua astuzia e la sua tenacia. Ma dietro la facciata del pragmatico imprenditore si nasconde un cuore ardente, animato da un profondo spirito patriottico e da una incrollabile fede negli ideali risorgimentali. Corsini ha combattuto al fianco di Garibaldi, versando il proprio sangue per l'Unità d'Italia. Il suo coraggio e la sua dedizione alla causa gli sono valsi la stima e l'ammirazione dei suoi compagni d'armi. Non solo, è anche un membro di alto grado del Grande Oriente d'Italia, una società segreta che ha svolto un ruolo fondamentale nel Risorgimento. È un uomo complesso e affascinante, animato da contrasti e contraddizioni. La sua spregiudicata abilità negli affari si contrappone al suo idealismo romantico, mentre il suo pragmatismo è controbilanciato dalla sua fede in valori più alti.


Ottavio Farnese Medici (Miniatura 340x340 px)Cav. Ottavio Farnese Medici - Uomo di sessantacinque anni, si destreggia abilmente tra i doveri familiari e le segrete passioni. Sposato con la Marchesa Elena Marina Riva, padre di due figli avuti dal precedente matrimonio, il Cavaliere ha costruito una solida carriera nel mondo finanziario, divenendo Direttore della Banca Popolare di Credito in Bologna. Un uomo ambizioso e amante delle arti. Nonostante il suo impegno lavorativo, il Cavaliere non rinuncia mai al piacere della cultura. Frequenta assiduamente i teatri bolognesi, dove un giorno conosce la giovane e talentuosa artista Aurora Martellani. Attratto dalla sua bellezza e dal suo talento, la assume come domestica nella sua abitazione, ben presto tramutandola in sua amante e sostenendola economicamente. La storia di Ottavio Farnese Medici è un affresco di contrasti. Un uomo devoto alla famiglia e al lavoro, ma allo stesso tempo attratto dalle passioni clandestine. Un amante delle arti che vive una doppia vita, diviso tra il rigore borghese e l'abbandono ai sensi. Un personaggio complesso e affascinante. La figura del Cavaliere rappresenta la complessità dell'animo umano, capace di conciliare doveri e desideri, convenzioni sociali e passioni segrete.


Agostino Samuele Galvani (Miniatura 340x340 px)Ing. Agostino Samuele Galvani - Nasce a Bologna nel 1851, terzo di quattro figli. In un'epoca dove l'ingegneria è ancora un campo pionieristico, suo padre, coraggioso macchinista ferroviario, lo avvicina al mondo dei treni e della meccanica. Fin da piccolo, Agostino Samuele si distingue per la sua abilità con i numeri e le materie tecniche, alimentato da una spinta competitiva verso le sue sorelle maggiori. Nel 1877, all'età di 26 anni, dopo aver lavorato presso la fonderia di ghisa Gaetano Barbieri come apprendista contabile, entra alla prestigiosa Scuola di Applicazione per gli Ingegneri dell'Università di Bologna. I suoi studi sono divorati dalla passione per l'innovazione e il progresso e si laurea brillantemente nel 1880. Dopo numerosi anni trascorsi nel campo della progettazione civile, la Società delle Ferrovie Meridionali, una delle realtà più avanguardiste nel settore ferroviario, nel 1897 lo recluta come vice responsabile per un progetto ambizioso: l'elettrificazione della linea San Felice - Bologna. L'ingegnere investe anima e corpo nel lavoro, dimostrando tenacia, lungimiranza e una dedizione quasi ossessiva al proprio mestiere. Uomo tutto d'un pezzo, Galvani è votato al lavoro, tanto da trascurare quasi del tutto la vita sentimentale. Tra disegni tecnici e calcoli ingegneristici, l'amore sembra un lusso che non può permettersi. Un giorno, però, il destino decide di giocargli un tiro birbante. Incontrando la sguardo magnetico di Giulia Vittoria Grimani, una donna dagli occhi azzurri come il cielo, il suo cuore di ferro inizia a sciogliersi. Donna Giulia Vittoria, con la sua bellezza e il suo spirito libero, rappresenta un mondo completamente estraneo a quello di Agostino Samuele. Ma l'attrazione è innegabile. Tra i binari della ferrovia nasce un amore inaspettato e travolgente che sfida le convenzioni e scalda il cuore dell'ingegnere dal cuore di ferro.


Giulia Vittoria Grimani (Miniatura 340x340 px)Donna Giulia Vittoria Grimani – Nasce in una famiglia agiata, discendente da una stirpe di vetrai di Murano. La sua infanzia si svolge tra il clamore della Serenissima e la quiete delle colline trevigiane, dove la famiglia si trasferisce dopo l'arrivo di Napoleone. Fin da piccola, Donna Giulia Vittoria dimostra un carattere deciso e indipendente, qualità che la contraddistingueranno per sempre. A dodici anni si trasferisce a Bologna dalla zia dove si immerge con passione negli studi, eccellendo in ogni disciplina. La sua brillantezza le permette di essere tra le prime donne ad accedere all'università bolognese nel 1874. La prematura scomparsa della zia la lascia erede di una palazzina fuori dalle mura cittadine. I frequenti viaggi in treno tra Bologna, Venezia e Treviso per raggiungere i genitori le fanno incontrare l'uomo che diventerà suo marito: l'ingegnere Agostino Samuele Galvani. Donna Giulia Vittoria non si limita a gestire le sue terre trevigiane. Con spirito imprenditoriale, decide di esportare il suo pregiato vino a Bologna, aprendo un punto di distribuzione per i ristoranti della zona. Diventa così una pioniera nel commercio del vino, sfidando i pregiudizi di un'epoca ancora dominata dagli uomini. La storia di Donna Giulia Vittoria Grimani è un esempio di come intelligenza, intraprendenza e tenacia possano permettere di superare ogni ostacolo e realizzare i propri sogni. Una donna che, tra vigneti e studi, ha saputo affermarsi in un mondo ancora restìo alle ambizioni femminili, lasciando un segno indelebile nella storia.


Sergio Majorana Merzagora (Miniatura 340x341 px)Sergio Majorana Merzagora – Sindaco eletto nelle file della sinistra storica non è solo un uomo di politica, ma un'anima nobile, un professore di latino e greco che ha trasmesso il suo amore per la cultura a generazioni di studenti. Un combattente per la libertà. Ma il Sindaco è anche un patriota. Ha combattuto con coraggio contro gli austriaci per liberare la sua città e, durante la Terza Guerra d'Indipendenza, ha organizzato numerose raccolte fondi per sostenere l'esercito al Nord. Il suo è un amore incondizionato per l'Italia, un amore che lo spinge ad agire con instancabile dedizione per il bene del suo paese. Majorana Merzagora rappresenta un modello di virtù civica e morale. La sua figura, solida e tenace, è un faro per la comunità bolognese. Un uomo che crede fermamente nei valori della libertà e della giustizia, e che lotta con tenacia per realizzarli.


Aurora Martellani (Miniatura 507x506 px)Aurora Martellani – Nata da una modesta famiglia di operai, Aurora Martellani è una ragazza di vent'anni con un cuore pieno di sogni. Fin da piccola è stata rapita dal fascino del teatro, un mondo di finzione che le permette di evadere dalla dura realtà quotidiana. Già all'età di dodici anni segue la madre come domestica, assorbendo con curiosità le atmosfere lussuose e gli intrighi che si celano dietro le porte dei palazzi signorili. Il destino di Aurora cambia radicalmente durante uno spettacolo teatrale.
Tra la folla, i suoi occhi incrociano quelli del Cav. Ottavio Farnese Medici, un uomo potente e affascinante che rimane subito ammaliato dalla sua bellezza e dalla sua vivacità. Inizia così una relazione clandestina, un amore proibito che travolge entrambi come un vortice di passione.
A soli diciassette anni, Aurora si ritrova a vivere in un lussuoso appartamento in pieno centro di Bologna, un regalo del suo facoltoso amante. La sua vita è stravolta, lontana anni luce dalla modesta realtà da cui proviene. Ma dietro l'apparente agiatezza si nascondono segreti inconfessabili e un prezzo alto da pagare.



Mauro Vittorio Moselli (Miniatura 340x340 px)Conte Mauro Vittorio Moselli - Con i suoi settantaquattro anni portati con eleganza, è una figura austera e rispettata nella Bologna di fine Ottocento. Direttore della Banca del Monte di Bologna, incarna l'ideale del gentiluomo d'altri tempi: integerrimo, affabile e sempre impeccabile nel suo abito nero. La sua vita è stata segnata da eventi che hanno plasmato il suo carattere forte e tenace. Da ventenne, lo troviamo tra le barricate della Montagnola, a difendere la sua città durante i moti rivoluzionari del 1848. Un'esperienza che ha acceso in lui un profondo senso del dovere e un amore incrollabile per la Patria. È Luigi Pasquini, un abile imprenditore, a scorgere in Mauro Vittorio Moselli le doti che lo avrebbero portato al successo. Assunto come contabile nella sua fabbrica di panni, il giovane Conte si immerge con dedizione nel mondo dell'economia, apprendendo i segreti del commercio e della finanza. La chiusura dell'azienda nel 1878 non lo scoraggia. Forte della sua esperienza e del suo lignaggio nobile, ottiene il prestigioso incarico di responsabile dei conti correnti importanti presso la Banca del Monte di Bologna. Nel 1892, la sua comprovata competenza e il suo carattere irreprensibile lo conducono alla nomina di Direttore. Sotto la sua guida sicura, la Banca prospera, diventando un punto di riferimento per la città. Mauro Vittorio Moselli è un uomo di principi rigidi, che pretende onestà e rispetto sia da sé stesso che dagli altri. Ma dietro la sua severità si cela un cuore gentile e premuroso. È uno zio amorevole per le sue nipoti, alle quali dedica ogni attimo libero, dispensando consigli saggi e affetto sincero. Un pilastro della società bolognese. Assiduo fumatore, il Conte Moselli è conosciuto per la sua pacatezza e la sua signorilità.


Elena Marina Riva (Miniatura 340x340 px)Marchesa Elena Marina Riva – Nasce nel 1845 a Lugano in Svizzera, da padre svizzero e madre piemontese. La sua vita è segnata da un amore travolgente e da un dolore immenso. Un amore spezzato dalla guerra. Nel 1865 Elena Marina si trasferisce a Bologna per seguire il suo amato, il Marchese Brandizzi. Ma il destino è crudele: il Marchese, arruolatosi nel Corpo Volontari Italiani Garibaldini, muore in battaglia a Bezzecca il 21 luglio 1866, solo pochi mesi prima delle loro nozze. Elena Marina, affranta dal dolore, non si abbandona alla disperazione. Dopo un lungo periodo di lutto, decide di sposare il Cav. Ottavio Farnese Medici, un matrimonio di convenienza che non le darà mai la gioia di avere figli. Una donna forte e indipendente. La Marchesa non cede mai al compromesso. Nonostante la presenza dell'amante del marito, rifiuta di piegarsi alle convenzioni sociali. La sua è una vita segnata dal dolore, ma anche dalla forza d'animo e dalla dignità. Una donna che sa affrontare le avversità con coraggio e determinazione, diventando un esempio di tenacia e indipendenza.


Libero Matteo Salvioli (Miniatura 340x340 px)Libero Matteo Salvioli – È l'emblema della contraddizione. Nato da una nobile famiglia, figlio del potente Marchese Eugenio Lopez Corsini, porta il peso di un nome che evoca ricchezza e privilegio. Eppure, dentro di sé cova un'anima ribelle, insofferente alle imposizioni e alle convenzioni sociali. Iscritto all'Università di Bologna, si perde tra i libri e le idee, alla costante ricerca di una verità che sfugga alle maglie della sua dorata gabbia. L'anarchia diviene il suo credo, la bandiera sotto cui si schiera contro le ingiustizie e le disuguaglianze che affliggono la società. A ventuno anni compie un gesto di rottura definitivo: rinuncia al cognome paterno, Corsini, simbolo del suo lignaggio aristocratico, per assumere quello materno, Salvioli, un nome più umile e vicino al suo sentire anarchico. È un rifiuto radicale del suo passato, un'affermazione di indipendenza e di ribellione. Dietro le sue serate mondane, tra sfarzosi ricevimenti e conversazioni intellettuali, si cela un'anima tormentata. Libero Matteo è diviso tra due mondi, quello che per nascita gli appartiene e quello che ha scelto per sé. È un uomo alla ricerca di sé, in bilico tra la tradizione e la rivoluzione, tra il privilegio e la libertà.

Nota:
Il racconto è un’opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti e a persone e luoghi esistenti è puramente casuale.
©8cento APS

_____________________________________________

Parte prima - Seconda Parte - Terza parte

© 2005 - 2024 Jourdelo.it - Rivista storico culturale di 8cento

Registrazione Tribunale di Bologna n. 7549 del 13/05/2005 - Direttore Resp. Daniela Bottoni
🕑