Dovevo essere imperatrice

di Ilaria Faraci

Il periodo successivo a Mayerling fu forse più sereno della prima parte della sua vita. Abituatasi all’idea di aver perso la possibilità di divenire imperatrice, sposò nel 1900 il conte Elmer de Lonyay e scrisse le sue memorie in cui cercava di ridare una dignità alla sua immagine alquanto offuscata. Morirà agli inizi del 1945 a Oroszvar, in Ungheria, poco prima dell’occupazione del castello da parte delle truppe sovietiche.

Questa piccola principessa belga è stata criticata, offesa e anche accusata di non aver creato un felice ménage familiare incidendo così sulla scelta definitiva del principe ereditario.
Come poteva Stefania amare quando nessuno in realtà si era mai occupato di lei?

Tutti avevano criticato i suoi capelli, il suo modo di vestire, la sua poca intelligenza, il suo desiderio grandissimo di emergere.
Può darsi che fosse veramente antipatica come spesso è stata definita e il suo attaccamento ai beni materiali era quanto mai eccessivo, ma se analizziamo nel profondo la sua situazione ci rendiamo conto che in realtà era una vittima. Non si riesce a provare molta pietà per Stefania perché risulta sgraziata e falsa in ogni suo movimento. Personalmente credo che questo suo atteggiamento snob sia dovuto ad una profonda ricerca interiore di stabilità ed autostima.


A Stefania era stata tolta la sfera privata in cambio del miraggio di essere almeno imperatrice. Le pale della storia l’avevano portata in alto, per una breve e incongruente vertigine, e l’avevano schiacciata a terra con gli occhi ancora sgranati. (G. Ziani)




Immagine nella pagina:
Stefania in una foto d'epoca
Fine.
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Gennaio-Marzo 2007 (Numero 6)

La casa di Carducci, attorno al 1850 (particolare)
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