Credo che molti di coloro che, come me, da anni frequentano corsi e balli dell’Ottocento, si siano chiesti almeno una volta come fosse il clima di una festa da ballo in quell’epoca. Pur non essendo pratica dell’associazione lo scimmiottare tale periodo e pur essendo i gran balli eventi vissuti in maniera contemporanea e non mere ricostruzioni storiche, penso che a tutti, almeno una volta, sia capitato di giocare ad “entrare nella parte” e a fingersi dama o gentiluomo dell’epoca. Sono contento allora di proporre questo breve scritto tratto da Commedie di Italo Svevo, dove attraverso i pensieri di una giovane in attesa della carrozza che la porterà al ballo, viene dipinta l’atmosfera della festa, vista dagli occhi di chi sa che dovrà mediare fra i desideri e l’etichetta sociale dell’epoca.