Soldati a cavallo

Il Raid di Grierson del 1863

di Andrea Olmo

Generale Ulysses S. Grant (Miniatura 496x729 px)Forbes non riuscì nell’impresa essendo la ferrovia troppo ben presidiata, ma il suo tentativo indusse nel Generale Pemberton l’erronea convinzione che l’obiettivo del raid nordista fosse la Ohio & Gulf. Spostò così il grosso delle sue truppe a presidiare quest’ultima linea sguarnendo la Southern. A questo punto la strada per Newton era aperta e Grierson non si lasciò sfuggire l’occasione. La mattina del 24 aprile prese la cittadina quasi senza colpo ferire e nel giro di poche ore distrusse la ferrovia, la linea telegrafica, diversi depositi di rifornimenti e perfino due treni giunti nel frattempo in città. Grierson riuscì inoltre a tenere a freno i suoi uomini impedendo loro di saccheggiare le proprietà private dei civili e guadagnandosi, se non la fiducia, quanto meno la benevolenza dei cittadini di Newton. Ripartiti nel pomeriggio, i nordisti compirono una deviazione verso est per confondere il nemico e, dopo essere giunti a Garlandville, dove respinsero un attacco della milizia locale, si diressero nuovamente a ovest con l’obiettivo di ricongiungersi a Grant a Grand Gulf.

Quando il giorno dopo i dispacci sull’attacco a Newton giunsero sul tavolo del Generale Pemberton, questi, realizzando di aver sbagliato tutto, decise di correre immediatamente ai ripari mobilitando tutte le truppe a sua disposizione. Richiamò Barteau da nord, spostò le truppe che presidiavano la Ohio & Gulf e ordinò alla cavalleria di stanza sul Mississippi di andare a presidiare tutte le stazioni della Southern fino a Jackson. In questo modo, però, commise un errore ancora peggiore: sguarnì Grand Gulf e i suoi dintorni aprendo la strada al progettato attacco di Grant. Grierson venne rapidamente a sapere di questi movimenti e, con una veloce marcia forzata, deviò verso sud-ovest, giungendo a Westville nella notte del 26 aprile. Proprio durante questa marcia i soldati nordisti iniziarono a liberare numerosi schiavi che si unirono alla colonna di Grierson. Pare che al termine del raid ben 1.200 neri furono liberati dai cavalleggeri unionisti.

Il giorno dopo i nordisti giunsero in vista del fiume Pearl e dopo essersi impadroniti di un traghetto attraversarono il corso d’acqua. Durante le operazioni di trasbordo furono fortunosamente raggiunti dal distaccamento del Capitano Forbes, che da 5 giorni vagava nel disperato tentativo di riunirsi a Grierson. Gli unionisti presero quindi la cittadina di Hazlehurst dove, dopo aver distrutto la locale linea ferroviaria, organizzarono un ulteriore trucco per depistare il nemico. Un sergente unionista inviò un falso telegramma al comando confederato, informandolo che gli incursori nordisti (ovvero loro stessi) erano rimasti intrappolati al di là del fiume Pearl! Stavolta Pemberton, avendo ricevuto quasi subito notizie sulla presenza del nemico a Hazlehurst, non cadde nel tranello, incaricò il Colonnello Gardner di chiudere la strada a Grierson a sud e ordinò a Barteau di recarsi a marce forzate verso Hazlehurst. A questo punto iniziò per Grierson una frenetica corsa contro il tempo.


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Generale Ulysses S. Grant

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Ottobre-Dicembre 2010 (Numero 17)

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