Le navi americane, russe, francesi, olandesi, inglesi, che avevano strappato all’Impero del Sol Levante le concessioni commerciali, portavano uomini che nulla sapevano e capivano della civiltà giapponese. Scriveva infatti un diplomatico inglese:
Il Giappone è un formicaio di isole che si stendono all’est, abitate, a quanto dicono, da una razza grottesca e selvaggia. In questo modo cominciò la storia del Giappone moderno.

Erano nove secoli che i Samurai rappresentavano la classe dominante del Giappone: idee, etica e vita sociale. Al momento dell’istituzione dei Samurai il Giappone era una terra che doveva le sue origini politiche, sociali e culturali a una serie di lotte intestine fra mitiche divinità mescolate all’intervento di famiglie particolarmente potenti. L’unità nazionale si trovò attorno alla dea del sole Amaterasu Ōmikami
(3), quando, consegnando il simbolo della regalità a suo nipote Ninigi, che scendeva a conquistare l’arcipelago, disse:
La terra dove tu andrai sarà governata ereditariamente dai miei discendenti. Va e che la prosperità della dinastia imperiale sia eterna, come sono eterni il cielo e la terra. Da allora fino ad oggi il Giappone è stato governato da questa figura, il
Tennō (l’imperatore), che organizza lo Stato accorpando in sé sia il potere religioso che politico.
Le basi ideologiche della società giapponese erano maturate su alcuni aspetti:
- Lo scintoismo era stata la religione principale prima dell’introduzione del buddismo. In pratica lo
shintō non ha un fondatore storico come le altre religioni, non ha una dottrina precisa circa le divinità, il mondo dell’oltretomba e il senso morale. Lo scintoismo è una religione naturistica che prevede culto e rispetto per la natura concepita come un insieme di forze o entità (i
Kami cioè gli dei o divinità) che circolano nel mondo animale, vegetale e minerale.
- Il confucianesimo che si sviluppa intorno al III secolo a.C. Più che una religione è soprattutto un sistema morale che tende al bene pratico e all’ordine sociale.
- Il buddismo, vera e propria religione, fu introdotto in Giappone nel 538 facilitato dal politeismo di fondo del Giappone.
- Non meno importante l’influenza della cultura cinese derivata da secoli di contatti dell’arcipelago con la Cina.
(3) Amaterasu Ōmikami: grande dea che splende nei cieli. Immagine nella pagina: Daimyō e un suo samurai in una fotografia del 1877