Quando, quasi dieci anni dopo, nel mese di dicembre del 1845, gli Stati Uniti ammisero la Repubblica del Texas come 28° Stato dell’Unione, il governo messicano, che si era fino allora rifiutato di riconoscere l’indipendenza del Texas, ruppe le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti. Dopo il fallimento di un tentativo di negoziato, un incidente avvenuto proprio sulla striscia di confine contesa dai due Stati, dove sedici soldati americani furono uccisi dai soldati messicani, scatenò il
casus belli.
Lo stato di guerra contro il Messico fu ufficialmente dichiarato dagli USA nella primavera del 1846. Nell’esercito statunitense furono reclutati migliaia di immigrati europei, soprattutto nelle città di New York e Boston, e nelle regioni del New England. Per questi immigrati l’arruolamento rappresentava un modo rapido di assicurarsi vitto, alloggio, uno stipendio, e soprattutto una scorciatoia per ottenere la cittadinanza americana.
Tra questi c’era anche Sean O’Riley, il cui nome sarebbe stato poi americanizzato in John Riley. Riley era nato nel 1818 a Clifden, nella contea di Galway in Irlanda, e aveva servito nell’esercito britannico con il grado di sergente. Come tanti altri compatrioti, era stato costretto a emigrare per sopravvivere alla grave carestia che colpì l’Irlanda negli anni ‘40 del XIX secolo. Raggiunse prima il Canada, e poi passò in Michigan, dove si arruolò nell’esercito degli Stati Uniti, e fu assegnato al 5° reggimento fanteria.
Ma anche nell’esercito americano, e nella società americana in generale, Riley ritrovò la situazione ambientale che aveva già vissuto in quello britannico. La maggioranza anglosassone e protestante non era per nulla tollerante nei confronti della minoranza cattolica costituita da irlandesi, scozzesi, polacchi e italiani, ritenuti pigri e ignoranti.
I pregiudizi e le discriminazioni rendevano molto difficile la vita agli immigrati, soprattutto nell’esercito, dove le possibilità di carriera erano virtualmente precluse, e dove era severamente vietato parlare nella propria lingua nativa, o assistere a funzioni religiose nelle chiese cattoliche.
Il clima astioso nei loro confronti spinse Riley e altre centinaia di soldati irlandesi a disertare dall’esercito statunitense e a passare dall’altra parte della barricata, sotto il tricolore messicano, dove costituirono un’unità militare cui diedero il nome di
Saint Patrick’s Battalion.
Immagine nella pagina: Monument Valley, USA