Alzando di nuovo lo sguardo, quasi ad illuminare la scena della Festa da Ballo che intanto ci scorre chiara nella mente, si impone un lampadario monumentale costituito da bracci che sorreggono un doppio ordine di finte candele con pendenti, gocce e collane in cristallo di Boemia, montato sul finire del 1700 e elettrificato nell’800. Straordinario!
Fortunatamente la fantasia non ha limiti e ci allieta ancora addolcendo la vita, anche se non siamo più bambini. Immersi nei nostri pensieri veniamo scossi da un Buongiorno, giunto alle nostre spalle da un responsabile della conferenza che ci fa accomodare nella Sala Blu. Prego da questa parte.
Varcata la soglia veniamo catturati dal blu, il colore dominante della sala in cui si indice la conferenza stampa, una sala di dimensioni più piccole, ma di grande impatto. Blu le pareti, blu i divani, blu i velluti delle poltrone, blu gli elementi decorativi. Si affacciano alla mente solo idee su come gestire questa sala durante il Ballo, forse adibirla a parte ludica, o forse a sala di conversazione, o ancora a sala per il buffet.
Mentre ci scambiamo idee e soluzioni, si avvicina il momento della conferenza stampa, entrano i giornalisti, la presidente della commissione cultura del Quartiere Savena, il Direttore dell’Archiginnasio, e il padrone di casa, Bruno Filetti, a cui rinnoviamo i nostri complimenti per l’opera d’arte che ha messo a disposizione dei bolognesi, testimonianza di un legame inscindibile tra economia e cultura.
La conferenza è vicina, invece di concentrarci, continuiamo il formidabile viaggio fra le sale del palazzo, tutte decorate dai fratelli Muzzi, la Sala dell’Ebrezza, la Sala dei Medaglioni con i Ritratti, e infine la Sala Rossa. I brividi, quei bei brividi carichi di emozione, che ci rendono orgogliosi e allo stesso momento ci confermano quanto siamo fortunati, noi, con la nostra Associazione, a portare avanti la Cultura, che ci dà la possibilità di incontrare enti, associazioni e persone altrettanto attente alla Cultura.
Grazie Ascom.
Grazie per averci dato fiducia. Chissà se un giorno avremo modo di realizzare quel sogno, il nostro Ballo dell’Ottocento all’interno delle tue Sale!