Fino a qui è introduzione. La storia della ferrovia nel mondo. Vediamo ora di dare un senso al titolo di questo articolo: Napoli-Portici. La Napoli-Portici fu la prima ferrovia italiana.
Siamo negli anni ’30. L’Italia unita è ancora lontana trent’anni, e in piena rivoluzione industriale trent’anni sono tanti. Il Regno delle due Sicilie è di fatto l’unico stato di una certa dimensione e importanza in Italia. Napoli ne è la capitale, già da due secoli è sotto molti aspetti la città più prolifica e famosa d’Italia. Nel 1830 sale al trono Ferdinando II, quello che si può tranquillamente definire un sovrano illuminato.
Ferdinando II acquista subito i favori e la simpatia del suo popolo e dà un forte impulso al progresso in diversi settori. Sotto il suo regno, vengono inaugurate strade, ponti su fiumi, porti, cantieri mercantili, linee telegrafiche. Vengono realizzate svariate strutture sanitarie, scuole e istituti professionali, conservatori, orfanotrofi e asili infantili, case di ricovero per malati di mente, carceri moderne. Si fondano cattedre, aprono biblioteche e convitti, educandati, orti agrari e scuole gratuite.
La popolazione di Napoli raggiunge il mezzo milione di abitanti, e la città diviene quello che oggi definiremmo un centro d’eccellenza. Le finanze sono amministrate in modo mirabile: le imposte sono meno gravose di quelle del Piemonte e minori di quelle italiane degli anni postunitari; vengono ridotte le spese di Corte, lo stipendio dei ministri, le spese del sovrano stesso. Molti parchi di caccia reale vengono restituiti all'agricoltura, cui vengono dedicate anche gran parte delle entrate.
Il commercio è in crescita grazie a illuminati trattati di commercio con Inghilterra, Francia e Sardegna. La giustizia è amministrata con correttezza, le manifatture sono fiorenti.
Ferdinando II riorganizza l’esercito, la marina mercantile a vapore riceve un grande incremento, tanto che nel 1848 ha il terzo posto al mondo per numero di navi. Nascono in questo periodo la tradizione della canzone napoletana e le prime espressioni del teatro dialettale.
L’innovazione porta alla realizzazione di un ponte sospeso, di un battello a vapore e all’utilizzo di fari diottrici: primati della ricerca del Regno delle due Sicilie. Napoli è la prima città italiana ad avere l’illuminazione a gas, nel 1837. Nel 1841 nasce l’Osservatorio Vesuviano, primo centro vulcanologico del mondo. Nel 1839 si inaugura la Napoli-Portici, la prima ferrovia italiana.