Acconciature da ricordare

Acconciature femminili tra 1700 e 1800

di Antonella Tonelli

L’immagine dell’acconciatura del Settecento spesso si associa alle parrucche e in effetti queste venivano indossate anche dalle donne e potevano essere con la semplice coda o con ricci, inoltre le signore per coprire i propri capelli avevano ripreso a portare le cuffie, ovviamente impreziosite da pizzi e nastri.

Con Napoleone, dalle pettinature dell’epoca georgiana che avevano trovato come immagine di riferimento quella di Maria Antonietta, si passò di nuovo al gusto per il classico a ricordare l’antica era romana e greca e così si passò ad abiti con vita alta, appunto stile impero, e ad acconciature semplici con i capelli del proprio colore; molto gradito il castano. Anzi, cambiare la tinta dei propri capelli significava essere donne volgari o addirittura prostitute.

Successivamente, nel periodo del regno inglese della regina Vittoria, le signore, già sottoposte a diverse imposizioni da parte del galateo, cominciarono a sfogare le proprie frustrazioni aggiungendo agli abiti volant e pizzi e andando a rivisitare le acconciature. È così che ritornarono le tinture e questa volta non più dei fai da te, ma prodotte in modo commerciale. La scelta del biondo a questo punto era d’obbligo perché come poteva essere più angelica e soave una dama con pizzi e capelli chiari?

Certo le pettinature erano molto elaborate, ma dovevano assolutamente mantenere una certa naturalezza, così le lunghe chiome (la principessa Sissi aveva i capelli lunghi fino alle caviglie) venivano lavorate da esperte mani in trecce o ciocche arrotolate su se stesse andando poi a formare uno chignon fermato con un’infinità di forcine; l’acconciatura era infine arricchita di fiori e fermagli.

Le donne sposate e le ragazze che avevano raggiunto il ventisettesimo compleanno senza essersi maritate e di conseguenza etichettate come zitelle, potevano raccogliere i capelli senza lasciare ricadere ricci liberi. Le domestiche invece, per ovvie ragioni di comodità e pulizia, tenevano i capelli raccolti e più corti delle dame borghesi.

Come detto le pettinature sono sempre state in continua evoluzione e così i primi chignon erano alquanto bassi e magari raccolti da una retina, ma poi cominciarono a essere puntati più in alto, dove venivano anche indossati frivoli cappellini.


Immagini nella pagina:
F. X. Winterhalter, La principessa Maria d’Assia, 1857
Figurino di epoca Vittoriana

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Aprile-Settembre 2010 (Numero 16)

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