Come anticipato ad inizio articolo, l’aroma che caratterizza la bevanda è tutt’ora mantenuto segreto, o quasi insomma. È possibile che anche questo alone di segretezza faccia parte della messa in scena pubblicitaria architettata da Candler a partire dal 1888. Già allora infatti la ricetta era
segreta. Che sia reale, o sia messa in scena, la ricetta originale è stata pubblicata qualche anno fa, a seguito di un’intervista-inchiesta eseguita 32 anni prima. Con tanto di immagini del libretto manoscritto originale che sarebbero rimaste chiuse in un cassetto del giornalista per 32 anni e che si sarebbe ricordato soltanto dopo tanti anni di averle ancora…
Ed eccola svelata:
Estratto fluido di coca: 3 dramme Acido citrico: 3 once Caffeina: 1 oncia Zucchero: 3 once Acqua: 2,5 galloni Succo di lime: 2 pinte e un quarto Vaniglia: 1 oncia Caramello: 1,5 once (o più) come colorante Aroma segreto 7X (2 once ogni 5 galloni di sciroppo): Alcol: 8 once Olio di arancia: 20 gocce Olio di limone: 30 gocce Olio di noce moscata: 10 gocce Coriandolo: 5 gocce Neroli: 10 gocce Cannella: 10 gocce Ora non cercate di farla in casa, l’estratto di coca, privato delle sostanze alcaloidi psicotrope, è legalmente prodotto da una sola ditta e utilizzato interamente per la Coca-Cola. Battute a parte, volendo potremmo fermarci qui. Siamo risaliti alla formula originale, abbiamo visto alcuni dei suoi principali cambiamenti nel tempo e abbiamo reso omaggio a chi l’ha inventata (Pemberton) e a chi l’ha lanciata e sfruttata (Candler).
Vogliamo però fare un piccolo passo indietro. Pemberton non ha proprio inventato la Coca-Cola dal nulla. Come tante invenzioni che si rispettino anche la Coca-Cola ha il suo precursore: il
Vino Mariani. Inventato dal chimico farmacista
italiano Angelo Francesco Mariani nel 1863. Pur essendo nato in Italia, essendo emigrato in Francia per cercare lavoro e fortuna, Mariani passerà alla storia come chimico francese; il Vino Mariani fu un successo, conosciuto in tutto il mondo trent’anni prima della Coca-Cola. Ottenuto macerando foglie di coca nel vino bordeaux, in sostanza il Vino Mariani esaltava le sostanze psicotrope della coca! Se non si considerano gli effetti dannosi collaterali, al tempo non conosciuti, sicuramente l’effetto di tonico rinvigorente era garantito. Tanto che tra i celebri estimatori del Vino vi furono anche lo Zar di Russia, il Principe di Galles, altri re, regine, e persino due papi, Leone XIII e Pio X.