Bè, è stata posata la prima pietra nel 1850, abitata dal 1859, ha visto i suoi anni d’oro nel ventennio successivo, quindi siamo di diritto nel periodo a noi più caro, l’Ottocento. E infine il conte Mattei era medico e scienziato, e qui visse facendo esperimenti. L’omeopatia è una controversa (pseudo)medicina, teorizzata e sviluppata inizialmente dal tedesco Hahnemann tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Il principio alla base è che il simile cura il simile, per cui una sostanza che in un paziente sano genera una patologia è in grado di curare tale patologia in un individuo che la presenta. Priva di fondamenti scientifici, contraria all’evidenza scientifica raggiunta con le conoscenze odierne, fece proseliti per tutto l’Ottocento, soprattutto nella prima metà. Li fa tutt’ora.

L’11 gennaio 1809 nasce Cesare Mattei, da famiglia molto agiata. Grazie ad alcune donazioni politicamente e militarmente strategiche fatte allo Stato Pontificio, ottiene il titolo di Conte direttamente da Pio IX. Intraprende quindi una carriera politica che lo porta ad essere eletto deputato al Parlamento di Roma nel maggio del 1848. Nell’ottobre dello stesso anno (dopo soli cinque mesi…) decide di lasciare definitivamente la politica e di dedicarsi allo studio della medicina. Quindi acquista il terreno dove sorge l’antica rocca di Savignano, inizia i lavori il 5 novembre 1850, e dal 1859 si stabilisce definitivamente alla Rocchetta, come lui la chiama affettuosamente, nel suo regno, dove può dedicarsi ai suoi studi e ai suoi esperimenti.
Partendo dal lavoro di Hahnemann, elabora e sviluppa una nuova scienza medica che chiama
Elettromeopatia. Alla base omeopatica associa una teoria, di derivazione sicuramente orientale, sui
fluidi elettrici e il bilanciamento elettrico del corpo. Hahnemann è sostanzialmente un filosofo, non uno scienziato. Anche Mattei di base proviene dalla spagiria, in pratica è un alchimista, ma a differenza del suo predecessore applica un metodo di ricerca e lavoro rigorosamente scientifico. Dopo una ventina d’anni di lavoro, inizia a produrre rimedi e preparazioni per la vendita di massa, ottenendo un successo commerciale del tutto invidiabile. A quanto traspare dai documenti non sono i soldi a spingere la sua ricerca, tanto che cura le persone indigenti gratuitamente e somministra altrettanto gratuitamente i suoi preparati a chi non può pagarli.
L’elettromeopatia sembra avere benefici medici reali, e la sua fama si espande, pur essendo osteggiata (ovviamente) dalla medicina tradizionale. Attenzione, qui bisogna un attimo fermarsi e fare un piccolo inciso per non andare sulla strada sbagliata: un conto è la conoscenza medica odierna, un conto è la medicina della seconda metà dell’Ottocento. Il fatto che Mattei ottenga risultati medici positivi confrontato alla medicina del periodo non significa che li avrebbe ottenuti con le conoscenze mediche attuali… e comunque scopo nostro non è dissertare sull’efficacia o meno dell’elettromeopatia.
Sta di fatto che Mattei si costruisce una fama internazionale, e vengono a farsi curare alla Rocchetta, o richiedono a domicilio i suoi servigi, persone e personalità da tutto il mondo.
Immagine nella pagina: Ippogrifo, Rocchetta Mattei, Riola di Vergato (Bo)