Scienze e TecnologiaIl conte Cesare Mattei e l’Elettromeopatia. La Rocchetta Mattei, una fiaba dietro l’angolo

di Samuele Graziani

Basti citare, tra i più, gli zar di Russia e gli imperatori d’Austria. Non solo, medici in tutto il mondo iniziano a praticarla con successo e soddisfazione. Nel 1881 i depositi autorizzati spaziano dall’Argentina al Giappone, passando per tutta l’Europa e l’India, nel 1884 sono in totale 107. E la produzione sopravvive allo stesso Mattei, ad opera del suo socio ed erede Mario Venturoli. Ancora, a titolo esemplificativo della sua fama, Mattei viene citato da Dostoevskij ne I fratelli Karamazov, quando il diavolo in persona afferma: Ma che filosofia e filosofia, quando tutta la parte destra del corpo mi si è paralizzata e io non faccio che gemere e lamentarmi. Ho tentato tutti i rimedi della medicina: sanno fare la diagnosi in maniera eccellente, conoscono la tua malattia come il palmo delle loro mani, ma non sono capaci di curare. […] Disperato, ho scritto al conte Mattei a Milano, che mi ha mandato un libro e delle gocce, che Dio lo benedica.
Senza entrare nello specifico delle otto famiglie di granuli abbinate ai cinque fluidi elettrici la teoria di base di Mattei sostiene che il corpo vive del sangue e della linfa; questi due liquidi sono le sole forze nutritive. Dal vario modo di essere mescolati, dipendono le diversità del fisico umano. La linfa guasta produce malattia linfatica; il sangue guasto produce una malattia del sangue; ma nei casi gravi e nella maggior parte delle malattie croniche, il sangue e la linfa sono guasti contemporaneamente. Al di là di queste teorie che oggi fanno quantomeno sorridere, Mattei illustra i suoi principi in molteplici pubblicazioni a partire dal 1874 e fino al 1892. Ma la cosa che più avvicina alla fiaba la storia del padrone di questo castello da fiabe, è il segreto che si nasconde dietro le sue preparazioni. Mattei sostiene che non è tanto importante il tipo di erbe da usare per preparare i suoi fluidi, quanto il metodo per prepararli. Metodo da lui ricercato e sperimentato scientificamente, in grado di caricare i suoi rimedi di una grande energia, e gelosamente conservato segreto in cinque fogli. A questi cinque fogli è legata la parte fiabesca della fiaba.
I soliti problemi di eredità, figlie illegittime, tentati avvelenamenti, storie degne della migliore telenovela sudamericana. In pratica, la produzione dei rimedi Mattei prosegue per decenni, legata al segreto realizzativo che Mattei lascia in eredità scritto su questi cinque famosi fogli. A metà del ventesimo secolo, per poter continuare a produrre a norma di legge, la composizione dei rimedi viene svelata dagli eredi, ma non la procedura per caricarli di energia. Nel 1968 i Laboratori Mattei vengono chiusi definitivamente e il segreto rimane nel cassetto degli eredi, il plico originale si perde (ovviamente!) nel passaggio di notaio in notaio.

Immagine nella pagina:
Cappella, Rocchetta Mattei, Riola di Vergato (Bo)
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Maggio 2016 (Numero 26)

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