L’incantevole spettacolo

... che toccò l’animo dei Bolognesi

di Alessia Branchi

A questo punto entra in gioco la rievocazione storica Drammi Teatrali e Fatti Reali ovvero Sipari alzati nella Bologna dell’Ottocento promossa da 8cento APS, che nasce dalla volontà di riaccendere i riflettori su quei luoghi che da sempre rappresentano l’agorà della città: i teatri. Affiancare la pratica teatrale alla pratica rievocativa non è un’operazione immediata. Socio 5 (Miniatura 485x659 px)L’idea è di coniugare da un lato la valorizzazione del luogo chiuso del teatro che nel XIX secolo rappresenta il cuore della socialità, delle relazioni e della politica, e dall’altro la volontà di far rivivere gli spazi cittadini all’aperto per tenere viva l’esperienza pubblica appartenente alla collettività. La piacevole oscillazione tra spazio interno, sede dell’apparente travestimento della realtà, e spazio esterno, sede della reale quotidianità, si ribalta adesso in un magico accostamento di immagini nuove e si trasforma in un’esperienza cittadina dove il luogo all’aperto è la sede del travestimento che rievoca un episodio avvenuto in un luogo chiuso. In questa piacevole dialettica tra esterno e interno, si inserisce Piazza Carducci, palcoscenico da sempre del Gran Ballo dell’Unità d’Italia.

Socio 6 (Miniatura 219x261 px)La rievocazione, che sa garantire l’aspetto storico e filologico, entra poi in relazione con il Museo civico del Risorgimento di Bologna, che per l‘occasione allestisce la mostra Arriva Vittorio Emanuele! Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888. Documenti, litografie, incisioni e tutti gli oggetti esposti celebrano i grandi eventi rimasti nella memoria della città durante le varie visite dei Reali, dall’unificazione del paese al 1888. Tra questi, anche la riproduzione della raccolta di musiche e danze che il maestro bolognese Luigi Giovetti scrive e compone per l’Unità d’Italia e che pubblica proprio nel 1888 con il titolo Uniche Danze Nobili Italiane. Avendo fatto parte del gruppo di lavoro degli insegnanti italiani che ha ricostruito danze e musiche dell’intera raccolta, ho avuto l’occasione di approfondire bene l’argomento; a conclusione del quale mi sono chiesta per quale motivo Giovetti aspetti il 1888 a pubblicarla, quando l’unificazione italiana si compie ben 27 anni prima. Molteplici possono essere le motivazioni e, non potendo intervistare più l’autore, mi sono confrontata con alcuni esperti.



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Rievocatori di 8cento APS

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Maggio 2023 (n° 33)

C. Bossoli, Ingresso del Re a Bologna (1 maggio 1860), 1860. Proprietà: Città di Torino-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, conservato presso: Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino.

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