La rivincita di Carlotta Gargalli, pittrice neoclassica bolognese

di Ilaria Chia

Carlotta Gargalli, Madonna con Bambino (Miniatura 507x600 px)Lei non si lascia demoralizzare continuando a coltivare grandi ambizioni e la volontà di non rimanere un passo indietro rispetto ai colleghi uomini. Ormai è una donna consapevole di sé e del proprio valore. Così, quando nel marzo 1820 esegue il Ritratto del conte Gaetano Albicini, si definisce alta pittrice. Un’artista che vanta una formazione straordinaria, aggiornata sui modelli internazionali, e che con orgoglio può fare della pittura una professione: Mi sono procurata con le mie fatiche e studi di esercitare una professione onorevole con la quale intendo di vivere […] abbastanza contenuta ed indipendente dal pane altrui.

Gli approfondimenti, condotti in occasione della mostra al Museo Ottocento di Bologna, hanno rappresentato un momento importante anche per la ricerca. Un esempio significativo è il dipinto con Artemisia che piange sull’urna con le ceneri del marito Mausolo, opera che risultava attribuita ad Angelo Lamma. Un’indagine iconografica e stilistica ha permesso di assegnarlo a Carlotta Gargalli, restituendo al Lamma una Doralice, personaggio dell’Ariosto. L’opera in questione, che rientra in pieno clima neoclassico, ha donato all’artista la vittoria nel 1807 del Piccolo Premio Curlandese, un fatto eccezionale per una donna.


Immagine nella pagina:
C. Gargalli, Madonna con Bambino, 1827 ca.

Fine.
Precedente 2 | 3 | 4 | 5 | 6 Successiva

Maggio 2024 (n° 34)

E. Matania, Partenza da Napoli di 180 volontarii colla Principessa Belgioioso, in F. Bertolini, Storia del Risorgimento Italiano, Milano, Treves, 1899, colorata artificialmente.

© 2005 - 2025 Jourdelo.it - Rivista storico culturale di 8cento

Registrazione Tribunale di Bologna n. 7549 del 13/05/2005 - Direttore Resp. Daniela Bottoni
🕑