Il soprano bolognese Rita Gabussi

di Maria Chiara Mazzi

Rita Gabussi (Miniatura 219x231 px)Dappoiché il chiarissimo professor Pilota l’ha resa perfetta suonatrice di pianoforte, la Bertinotti, stimolata dal suo cuore e dalle premure della signora Gabussi madre, assunse l’impegno nel marzo dello scorso anno 1834 d’istruire Rita giovinetta nel canto. E tali sono state le sue cure che in breve tempo ha reso capace la sua giovine allieva di sostenere con tanto plauso sì nel canto che nella mimica, la parte di Fiorilla nel Turco in Italia, sino ad ora affidata alle più brave e provette cantanti. E siccome si richiede, oltre il cantabile, il canto brillante e variato, così la Gabussi ci fa sentire i gorgheggi difficoltosi e bene intrecciati, tutti adattati alla parola e di gusto ottimo e moderno. Così che se ella proseguirà il suo studio, ben presto sarà annoverata fra le primarie cantanti.

Con queste parole il periodico bolognese Teatri Arti e Letteratura ci descrive il 12 marzo 1835 il debutto del soprano Rita Gabussi al Teatro Loup di Bologna. Lo stesso periodico aggiunge poi, qualche giorno dopo: Vedi la giovinetta Gabussi a che alto gradino è già arrivata nella scala musicale stando alla scuola di una maestra così sapiente come la valentissima direttrice e consigliatrice di questi giovani Teresa Bertinotti! Non ti par ella in tutto e per tutto attrice consumata, mentre è la prima volta che tocca il tavolato di un palcoscenico? Non ha cantata egregiamente tutta la parte che le spetta?

Adesso, che sappiamo tutto sul suo debutto e sulla sua bravura, cominciamo a raccontare la storia della nostra protagonista.

Rita Gabussi nasce a Bologna nel 1815: è figlia dell’avvocato bolognese Giuseppe Gabussi, fervente sostenitore di Murat e patriota il quale, proprio negli anni della formazione della figlia, viene coinvolto nei moti carbonari del 1830-31. Nel 1833, a causa del materiale conservato nella libreria che aveva avviato assieme alla professione legale, viene accusato di ritenzione e promulgazione di opere, stampe sediziose ed irreligiose: è processato, condannato nel 1834 a vent’anni di carcere e imprigionato nel forte di Civita Castellana.


Immagine nella pagina: Ritratto di Rita Gabussi, colorato artificialmente

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Maggio 2024 (n° 34)

E. Matania, Partenza da Napoli di 180 volontarii colla Principessa Belgioioso, in F. Bertolini, Storia del Risorgimento Italiano, Milano, Treves, 1899, colorata artificialmente.

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