Dalla Scala a Brescia a Firenze dove, nel 1847, secondo la migliore tradizione delle famiglie in arte, dà alla luce il figlio Alberto, che seguirà le orme dei genitori e che, dopo il debutto nel 1870 a Firenze, si trasferirà negli Stati Uniti dove inciderà i primi cilindri commerciali.
Sono però gli ultimi fuochi: alla fine degli anni Quaranta, a Milano e a Pisa, le recensioni sottolineano ormai l’inadeguatezza ai nuovi repertori della voce della nostra interprete, che decide di ritirarsi dalle scene nel 1851, a trentasei anni, dopo aver cantato a Napoli la parte della protagonista nella prima assoluta di Medea di Saverio Mercadante.
Con la famiglia stabilisce la sua residenza in Campania, nella bellissima villa di Granatello, sul golfo di Portici, da dove si sposta per accompagnare il marito nelle tournées in tutta Europa, da Londra a San Pietroburgo.
Tuttavia, alla morte di lui, nel 1881, riesce solamente a dare qualche rara lezione di canto: obbligata dai creditori a vendere tutte le proprietà, vive gli ultimi anni nell’indigenza, vestita di un abito nero e avvolta in uno scialle nero. Completamente dimenticata, morirà in miseria a Napoli il 26 gennaio 1891.
Immagini nella pagina:
Libretto dell’opera Antonio Foscarini del 1845
Libretto dell’opera Galeotto Manfredi del 1842