Rossini soggiornò a lungo a Bologna e la sua presenza è raccontata attraverso un ideale itinerario per le vie della città e altri luoghi meno noti (p.10,p.33).
Un percorso che ci porta a vedere un Rossini figlio. E quanti sacrifici fece il Vivazza per quel suo figlio amatissimo! (p.16). Figlio che non mancava mai di aggiornare i genitori riguardo ai suoi successi o meno con lettere nelle quali scriveva
Furore per un successo o
Fiasco per un fallimento. .. a volte anche Fiaschetto (p.14).
Rossini non era un uomo di grande cultura della levatura di Verdi o Wagner, tenne comunque scambi epistolari di
grande povertà (p.3). Seppe però comporre un'opera ispirata a un fatto di cronaca Vera (p.37).
Ma Rossini lo conosciamo anche attraverso le sue ricette. In realtà non era un bravo cuoco ma aveva un palato fine ed era un ottimo intenditore di vino. Gli piaceva cucinare per sé e per gli ospiti in cucine sicuramente prive delle comodità a cui noi siamo abituati! (p.22).
Ci fu una volta che in occasione di un pranzo dedicato a Rossini, un ospite recitò un
Brindisi a Rossini, una poesia che
quantunque dettato in dialetto tanto differente dal nostro, sapranno gustarne lo spirito e In facil vena poetica del suo Autore (p.31).
E a questo punto...
festa si farà! (p.26).
Buona lettura!