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Sentimo a Gridare: Alla Montagnola alla Montagnola. Io allora mi avviai di Cariera verso il Porto Navile (antica via d’acqua della città, attualmente ubicata all’incrocio tra via Don Minzoni e il viale Pietramellara)
con altri che mi seguivano, arrivai dai morelli e voltai dalla parte delle Pugliole S.Elena (attuale via dei Mille compresa tra le vie Galliera e del Porto),
e arrivai in Gagliera ove vi erano civici popolani ed arrivò la Brava finanza col tenente in testa, si divisero da una parte al altra del portico... quindi facemmo fuoco agli Austriaci e loro facevano foco contro a noi, loro facevano un fuoco molto maggiore contro a noi dove in mezzo alla porta di Galliera vi era un pezzo di Canone, che faceva foco a palla e ora a metraglia. Sui merli di detta porta vi erano gli Austriaci che facevano fuoco di continuo e pure dalla finestre facevano fuoco...
Molti furono i caduti bolognesi alla Montagnola: valorosi finanzieri, popolani, contadini, braccianti che Paioli conosceva tra i quali il salumaio, l’acquavitaio, il facchino... Paioli si trova a soccorrere i finanzieri feriti:
Mi furono riconoscenti il suo Uficiale ed i soldati che, quando furono d’accompagnare al ultima dimora, mi chiamarono e vollero che io stessi al fiocco della sbarra. Quindi gli Austriaci sostenevano la dritta per poter salvare la sinistra, infatti quando si ritirarono dalla Montagnola e fuggirono fuori di Porta Gagliera col Impeto dei Popolani e Bravi Civici e Carabinieri, Loro chiusero la porta della Città per sostenere la loro ritirata e lasciarono solo aperto il Piccolo portello della suddetta Porta; e il suo corpo degli Austriaci si ritirarono dalle mura della Città.
Gli Austriaci, costretti a ritirarsi dalla città, sfogarono poi la loro ira sugli abitanti dei dintorni lasciandosi alle spalle violenze, morti e feriti.
Uno stralcio di storia, un pezzo di Bologna che
8cento desidera far conoscere alla sua città con la semplice volontà e la preziosa competenza di ricostruire situazioni d’epoca con modalità, costumi, armi, musiche e ovviamente danze. Per non dimenticare che il vero protagonista dell’8 agosto 1848 fu il popolo bolognese: i facchini, i gargiolai, i cordai, gli stuoiai a occupare e difendere le strade, chi non aveva fucile si armava di pistole, di mannaie e di lance improvvisate. La Piazza d’Armi, ecco il nome della piazza che stava di fronte ai giardini pubblici della Montagnola, divenne la piazza dove si decisero la sorte dei Bolognesi, il luogo per non dimenticare chi in questa città ha combattuto per l’amor di patria!
Immagine nella pagina: Lapide commemorativa di Piazza 8 agosto 1848, a Bologna